Ad Eraclea (Ve) installata la prima tendopoli per accogliere più di un centinaio di profughi sbarcati in Veneto e nella città balneare, la scorsa settimana.
Ca’ Turcata, una vecchia caserma in disuso da dieci anni (a 13 km da Eraclea Mare), ma ancora in buono stato, diventerà la sede ufficiale dei 110 migranti arrivati in Veneto alcuni giorni fa (gli altri 37 sono andati nel resto d’Europa) ma in attesa che la caserma venga restaurata e resa accessibile (3 o 4 mesi), il prefetto Domenico Cuttaia e la Protezione civile stanno preparando una sistemazione temporanea, una tendopoli, con bagni chimici, o forse moduli prefabbricati.
Ieri mattina intanto, il prefetto, insieme al sindaco di Eraclea Giorgio Talon, al dirigente della Protezione civile regionale Roberto Tonellato e al comandante dei vigili del fuoco Loris Munaro, ha fatto un sopralluogo nell’ex caserma.
«Ho proposto quell’ex caserma, ora di proprietà del Comune, perché mi sembrava l’unica soluzione possibile — così ha spiegato Talon — si tratta di un immobile che il Comune ha acquistato tempo fa. Lontano quel che basta dai centri abitati, per evitare difficoltà di ogni tipo».
«Voglio rassicurare tutta la cittadinanza — ha precisato Luigi Nicolardi, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Usl 10 di San Donà — abbiamo concluso le visite di tutti i profughi, li abbiamo vaccinati e per alcuni abbiamo ordinato esami di approfondimento. La popolazione può stare tranquilla, nessuno sta correndo rischi».
Per aiutare le autorità venete (e non solo) a gestire gli arrivi, il Viminale intanto ha assegnato ad ogni Regione dei rinforzi. Il contingente di forze dell’ordine distribuito al Veneto è composto da 127 persone (12 in più dell’anno scorso), 22 agenti della polizia di Stato, 95 carabinieri e 10 finanzieri.
Eraclea, pronta la tendopoli per i profughi a Cà Turcata, ospiterà 110 migranti
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