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Donna tirata fuori dall’auto e uccisa a Noventa Vicentina: come si sono svolti i fatti

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Donna tirata fuori dall'auto e uccisa a Noventa Vicentina: come si sono svolti i fatti

Donna tirata fuori dall’auto e uccisa a Noventa Vicentina: ricostruita la dinamica della tragedia.

Aggiornamento di giovedì 14 marzo 2019 ore 09.15. Segue la notizia precedente: Scena horror a Vicenza: donna tirata fuori dall’auto per rubargliela, poi investita e uccisa

Scaraventata da un bandito fuori dall’auto, ha sbattuto violentemente la testa contro la portiera a cui si era aggrappata per evitare che le rubassero il denaro che era stato preso dal bancomat.
La donna tirata fuori dall’auto e uccisa a Noventa Vicentina ha prima sbattuto la testa contro la portiera dell’auto fino a sfondarla, poi, spinta fuori, ha battuto violentemente il capo sull’asfalto.

Così è morta a Noventa Vicentina Michaela Stoicescu, 51 anni, che aveva deciso di accompagnare, nel giro di alcuni uffici postali, la nipote di 33 anni che doveva prelevare del denaro per conto della sua azienda.

Soldi, secondo quanto è stato possibile ricostruire, necessari al titolare della ditta dove lavora, per pagare alcune partite di bancali di pellet: l’imprenditore si era dimenticato di prenotare all’ufficio postale l’importo che gli serviva e così, chiusa l’azienda, ha mandato la 33enne a fare dei prelievi, mille euro per ogni bancomat fino a raggiungere l’importo necessario.

Dopo 4/5 tappe zia e nipote, quest’ultima alla guida, sono arrivate a Noventa Vicentina: qui è avvenuta la tragedia.

La nipote è entrata nell’ufficio postale, lasciando la familiare con il denaro già prelevato nella Mercedes ad attenderla.

Proprio in quel momento, un malvivente, che – secondo gli investigatori – con un complice stava probabilmente pedinando le due donne da tempo, è entrato a viso scoperto nella vettura che aveva ancora le chiavi inserite e l’ha messa in moto.

Il rapinatore ha tentato di scaraventare la 51enne fuori dall’auto, aprendole la porta dal lato passeggero.

Non riuscendoci, ha fatto una serie di manovre con la vettura per liberarsi della donna che cercava di resistere tenendosi aggrappata alla portiera. Prima facendo retromarcia a tutto gas, poi partendo in avanti andando a sbattere violentemente contro un’ambulanza.

In questi attimi drammatici, la donna ha battuto la testa prima contro il finestrino, sfondandolo, e poi sull’asfalto. Qui è rimasta, in condizioni disperate, in una pozza di sangue.

Il bandito si è allontanato velocemente con l’auto, ma fatti circa 200 metri è finito contro un palo davanti alla caserma della guardia di Finanza.

Ingranata la retromarcia, accelerando, ha finito la sua corsa contro il muretto di un parcheggio.

A quel punto è saltato fuori dalla Mercedes, lasciando il motore acceso e salendo sulla Panda guidata dal complice che lo stava seguendo, riuscendo a fuggire.

La vittima è stata soccorsa dai sanitari della stessa ambulanza coinvolta poco prima nell’incidente i quali, viste le condizioni critiche, hanno deciso di trasportarla all’ospedale di Vicenza. La 51enne però è morta lungo il tragitto.

Subito è scattata la caccia ai due malviventi: i carabinieri del reparto Operativo di Vicenza hanno allertato le altre forze dell’ordine, informando anche i posti di frontiera. Le ricerche sono in corso.

Le indagini sono ritenute difficili, viene sottolineato, anche perché nessuno tra i testimoni è riuscito a vedere in faccia i banditi per poter delineare un identikit.

Inoltre, sembra che le testimonianze non siano univoche e ci vorrà ancora del tempo per ricostruire esattamente tutte le fasi di quanto avvenuto.

La nipote, che è uscita precipitosamente dall’ ufficio postale dopo aver sentito la zia gridare, non ha potuto fare niente.

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