Io vivo in una delle isole di Venezia, sia io che mio siamo disabili.
Premetto che non passa giorno senza che andiamo a lavorare e mi creda il sig. Raffaele: è una guerra.
Una guerra che vincere è diventata una utopia.
Noi disabili siamo come un tulipano nero in mezzo a tanti tulipani rossi.
Ci notano, ma se ne fregano.
Perciò non si faccia il sangue amaro, non ne vale la pena.
Cerchi sempre di vivere ciò che le accade con serenità e esperienza.
E se un giorno capita a Pellestrina, isola della Laguna, vedrà che qui le persone notano i papaveri neri e anche li aiutano.
Auguri.
Rosy
In risposta a: Disabile a Venezia con la famiglia, “Trasporti: un calvario. Chiedo risarcimento”