Lettere al giornale.
Le maree record della scorsa settimana hanno colpito la fermata ACTV della Madonna dell’Orto, danneggiandola e rendendola inservibile: l’intera passerella in legno è stata sradicata e condotta dalle onde fino all’adiacente pontile di Sant’Alvise. Il servizio è stato ripristinato, ma nessuno si è occupato di recuperare la vecchia pedana, che continua imperterrita a galleggiare, ancorata al parapetto con un semplice giro di corda.
Da martedì 12 novembre ad oggi le acque hanno proseguito la loro opera di logoramento, staccando alcune assi e portandole alla deriva; ciò denota un serio pericolo per la navigazione, soprattutto in un’area attraversata da vaporetti, taxi e barche private in uscita dai cantieri.
Gli eventi che hanno colpito la città sono stati catastrofici, e molto è stato fatto per riparare i danni e riportare Venezia a una situazione di normalità. Si capisce che Veritas, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile abbiano avuto e continuino ad avere delle priorità, ma sembra doveroso che anche questo pericolo venga segnalato e la passerella possa essere al più presto rimossa e messa in sicurezza.
Per evitare che al dramma della marea possa seguire una tragedia, magari in orario notturno, quando la visibilità è scarsa e un’asse a filo d’acqua diventa un rischio per qualunque imbarcazione.