Silvio Berlusconi è indagato nel procedimento aperto dalla procura di Firenze sulle stragi mafiose del 1993. La notizia si apprende a Palermo.
La nota della procura di Firenze che certifica l’iscrizione di Berlusconi nel registro degli indagati è stata depositata dai legali di Berlusconi.
Gli avvocati Coppi e Ghedini che assistono l’ex premier, dopo la citazione a deporre del loro assistito da parte dei difensori di Dell’Utri nel processo trattativa, avevano chiesto alla corte d’assise d’appello di Palermo di definire in quale veste giuridica sentirlo: se come teste o indagato di reato connesso, stato questo che gli consentirebbe di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Il nodo è stato sciolto dagli stessi avvocati dell’ex premier che si sono informati con i pm fiorentini.
Silvio Berlusconi è indagato a Firenze nell’ambito dell’inchiesta sulle stragi mafiose del 1993. L’ex premier dovrebbe deporre il prossimo 3 ottobre al processo d’appello sulla trattativa Stato-mafia: il Cavaliere a questo punto deporrà come teste indagato e quindi si potrà avvalere della facoltà di non rispondere.
La certificazione da cui emerge che Berlusconi è indagato per le stragi mafiose del 1993 è stata depositata questa mattina presso la cancelleria della seconda sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo, che sta celebrando il processo d’appello sulla trattativa Stato-mafia. Nei giorni scorsi i legali di Berlusconi Nicolò Ghedini e Franco Coppi si sono recati alla Corte d’Assise d’Appello.