Coronavirus che a Venezia e in Veneto non sembra rallentare affatto la sua corsa. Le brutte notizie iniziano alle 17 di ieri, lunedì, quando viene confermata la notizia che la nostra regione è tornata la prima in Italia per numero di nuovi contagi.
Il Veneto si colloca al primo posto registrando ancora una volta il maggior numero di positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore con 2.829 nuovi casi secondo i dati ufficiali del ministero della Salute.
Al secondo posto l’ Emilia Romagna con 1.574. Seguono poi
il Lazio con 1.315, la Campania con 1.088, la Lombardia con 945, la Sicilia con 914.
A livello locale le cose non vanno meglio con il nuovo record di terapie intensive occupate e con l’ennesimo picco di nuovi casi nel Veneziano.
Le terapie intensive ieri hanno toccato il massimo storico di occupazione (cosa avvenuta solo il 29 marzo) con 63 ricoverati nel Veneziano. L’apice toccato ieri dopo una giornata in cui sono stati ricoverati
ben altri nove pazienti: un nuovo paziente ogni due ore e poco più.
“Solo” 9 decessi nelle ultime 24 ore. Numero mai abbastanza piccolo, che comunque registra un rallentamento soprattutto per via della dipartita dei casi più gravi degenti nelle ore precedenti.
Venezia e provincia registrano 688 nuovi casi in 24 ore.
Sul fronte dell’assistenza, la Cgil ha segnalato una riduzione dei posti letto di Ginecologia all’Ospedale Civile di Venezia per permettere il riutilizzo del personale sanitario nei reparti Covid.
L’organizzazione sindacale ribadisce che gli organici sono sotto numero e sotto grande stress.
Ribadendo oggi
che la nostra rete socio sanitaria è definibile “quasi al collasso”, la Cgil aveva così commentato nei giorni scorsi: “Riceviamo numerose segnalazioni di situazioni al limite della disperazione. Reparti e servizi soffrono di carenza di personale. I pochi lavoratori presenti si sono visti sospendere le ferie e sono stati messi a disposizione per l’emergenza. Il personale è decimato per i contagi e abbiamo calcolato una stima di circa 300 operatori contagiati (medici, infermieri, tecnici sanitari, oss, assistenti sociali, amministrativi) e circa 80 in quarantena. Non ce ne voglia il Direttore Generale, ma i numeri ce li calcoliamo sulla base delle segnalazioni. Possono essere in difetto e sarebbe doveroso che questi numeri venissero dati in modo ufficiale e che la Direzione rispondesse a tutte le questioni che vengono poste, non solo quelle “comode” “.
Era prevedibile che in Veneto i nuovi casi sarebbero aumentati in ragione del fatto che nella primavera scorsa i contagi erano stati minori lasciando una popolazione con bassa immunità di gregge. Ma epidemiologi, virologi e politici hanno partorito le regioni a colori senza alcuna considerazione di quanto sopra. Mah?
È tempo di ripristinare la precedente cabina di regia nel contrastare la pandemia, ovvero richiamare, come consulente esterno, Andrea Crisanti e ridimensionare la libertà di azione della dr. ssa Russo.
Faccia un passo indietro, governatore Zaia, altrimenti verrà ricordato in futuro in un modo che non le appartiene.
Firnato: un suo vecchio estimatore