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Covid domenica in Veneto: numero nuovi contagi e ricoveri in calo

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Covid domenica in Veneto: numeri in calo per quanto riguarda i nuovi contagi e i ricoveri.
La curva dei contagi Covid in Veneto mostra infatti una leggera flessione presentando oggi 871 nuovi positivi nelle ultime 24 ore.
Ieri il bollettino regionale segnalava 1.054 casi in più nelle precedenti 24 ore.
Controtendenza, invece, il numero dei decessi.
Le vittime registrate nelle giornata odierna sono 28 derivanti dalle ultime 24 ore.
I decessi dichiarati ieri erano stati invece 14 risultanti dalle 24 ore precedenti.
Con l’aggiornamento di oggi il numero degli infetti in Veneto da inizio dell’epidemia sale a 395.207.
Il numero delle vittime totali sale invece a 10.941.
Oggi, domenica, gli attuali positivi scendono a 31.807 (-728).
Un altro calo deciso si evidenzia negli ospedali:
nei normali reparti medici sono ricoverati 1.795 malati Covid (-79), nelle terapie intensive sono 303 i posti letto occupati. (-7).
In Veneto, inoltre, nonostante tutte le difficoltà, continua il piano di vaccinazione.
Sono 316.831 oggi, pari al 6,5% della popolazione, le persone che hanno completato il ciclo vaccinale anti-Covid nella nostra regione.

Gli over 80 che hanno ricevuto almeno una dose di antidoto sono l’82,5% di questa fascia d’età.
Dall’inizio delle vaccinazioni sono state somministrate 1.157.337 dosi, il 91,4% di quelle fornite al Veneto.
Il 17,2% della popolazione (840.506) ha ricevuto almeno una dose.
Nella giornata di ieri le somministrazioni sono state 27.215, delle quali 8.523 come richiami vaccinali.
Sul tema dei vaccini è tornato a parlare nelle ultime ore il governatore del Veneto.
“Noi abbiamo fatto l’errore clamoroso di correre dietro al contratto europeo. Non è vero che tutti si lamentano della carenza di vaccini. Negli Usa, in Gran Bretagna, in Israele non se ne rammaricano”, e Germania e Francia ne fanno di più, “o sono più bravi o hanno più vaccini”.

Luca Zaia, intervistato da Repubblica avanza l’ipotesi di un “mercato parallelo, fuori dal contratto europeo: un mercato ben vivo, come sanno tutti quelli del settore”.
“Non è un mistero – osserva – che ci siano mediatori che offrono vaccini al mercato” e “nella legalità andrei a vedere fino in fondo cosa c’è di vero”.
Ha fatto bene Draghi a contattare il ceo di Moderna?
“Sì – risponde Zaia -, e sono convinto che non dovrebbe farsi problemi per scandagliare tutto il mercato. La salute dei cittadini viene prima di tutto”.
Il Veneto, afferma il presidente della Regione, può fare “dagli ottanta ai centomila” vaccini al giorno, al momento ne fa “trentamila” perché “ricevo 150mila vaccini a settimana, il venerdì sono già a secco”.
I veneti rifiutano AstraZeneca?
“In pochi casi è avvenuto – risponde -. Anzi, dico: le dosi che eccedono datele a noi. Qui è strategica la fase dell’anamnesi. Bisogna accogliere i cittadini con i medici migliori, che sanno far superare i dubbi parlando la lingua della scienza”.

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