Il Comune di Venezia mette sul piatto 4,5 milioni di contributo per la Tari per le imprese.
Il contributo andrà a sostegno delle attività per il pagamento della Tari (tassa comunale sui rifiuti).
La decisione è stata presa dal Comune di Venezia oggi.
“Un importo importante e un aiuto per le aziende che arrivano da un anno di difficoltà e calo dei fatturati”, come spiegato oggi in conferenza stampa dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e dall’assessore al Bilancio Michele Zuin.
A dicembre 2020 sono state infatti rinviate le scadenze dell’anno 2020 al 16 marzo e al 16 maggio 2021 per le attività per le quali era stato sospeso l’invio del dovuto.
Per hotel, ristoranti, bar il contributo sarà possibile a prescindere dal numero dei dipendenti, diminuzione fatturato, e altro.
Per le piccole imprese e partite iva a patto che rispettino i requisiti dimensionali (numero dipendenti/fatturato/attivo patrimoniale) e che abbiano subito una diminuzione di fatturato nel 2020 rispetto al 2019 in una percentuale da fissare.
Il contributo coprirà una percentuale del dovuto per la Tari 2020
e comunque nel limite complessivo di 4,5 milioni, a condizione che siano in regola con i pagamenti, ovvero che abbiano piani di rientro approvati e rispettati.
La percentuale del contributo dipenderà dal numero di domande presentate, ma nel limite totale dei 4,5 milioni.
Le aziende dovranno inoltre essere in regola con i pagamenti o con piani di rientro approvati e rispettati.
Inoltre, non devono avere contenziosi aperti sulla Tares dell’anno 2020 e precedenti.
Chi vorrà richiedere il contributo per la Tari dovrà presentare domanda entro il 30 giugno “Così da dare tempo alla gente di organizzarsi – ha spiegato l’assessore Zuin – vi sarà una verifica dell’importo e del calcolo del contributo, una comunicazione al richiedente del contributo, l’accettazione del contributo e l’assunzione dell’impegno, infine erogazione del contributo”.
Assessore e sindaco hanno inoltre ricordato che l’Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) aveva previsto la riduzione massima del 25% della quota variabile per le attività potenzialmente chiuse durante il primo lockdown.
Tale agevolazione, che si aggiunge a quella oggi illustrata e che varrà all’incirca 3 milioni di euro, verrà coperta dal Comune di Venezia senza ricadute sugli altri contribuenti.
(foto da archivio)
…alle imprese, molte delle quali hanno fatto i soldi negli anni scorsi si fa lo sconto, ai residenti, molti dei quali mai si sono arricchiti a Venezia, e magari sono senza ristori e senza lavoro, nulla, e pure pagano per i rifiuti prodotti dai turisti! Bella equità!
Complimenti sindaco! Proprio il contrario di quello che si era chiesto da anni: non far gravare sui residenti i costi del turismo!
Un sindaco secondo me dovrebbe tutelare TUTTI i cittadini, non solo certe categorie, altrimenti dovrebbe fare il presidente di Confindustria o della C.G.A. (artigianato)…
Non ho parole.
P.S. Stiamo sempre attendendo i taxi e mototopi elettrici, solo annunciati, per non soffocare di smog, visto che , grazie anche a lei a quanto NON fatto, siamo la seconda città d’Italia più inquinata!
Ah, giusto, chi se ne frega, importante far soldi con turisti, stadi, ferrovie, navi e aeroporti!
Anche se nessuno se li porta in tomba…
Prof. Fabio Mozzatto
Venezia.