Coronavirus nel veneziano che segue la tendenza generale con aumenti bruschi in alcuni settori.
Sono ben 42 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore (dati di mercoledì sera) dopo che negli ultimi giorni i valori rientravano sempre nella prima dozzina.
Il numero dei casi dall’inizio dell’emergenza è di 3.780.
Venezia e provincia hanno oggi 441 “attualmente positivi”, numero che segna un +14 in un giorno.
Le persone in isolamento fiduciario sono 140.
Un morto è stato registrato mercoledì, decesso che porta a 329 le vittime totali nel veneziano.
Sono 27 le persone ricoverate. Tra di essi 3 pazienti sono degenti nelle rianimazioni.
Si tratta dei due ricoverati presenti da giorni nella terapia intensiva dell’Ospedale di Dolo, a cui si è ora sommato uno dei quattro degenti che erano in Malattie Infettive all’Ospedale Civile di Venezia che, purtroppo, si è aggravato.
I 27 pazienti ricoverati, oggi occupano questi posti: 19 persone a Dolo, 3 persone al San Giovanni e Paolo, 2 all’Ospedale dell’Angelo di Mestre. Tre i degenti, come detto, nelle terapie intensive.
Sul fronte delle specificità localizzate, il focus è acceso sulla caserma dei vigili del fuoco di Mestre. 4 i contagi e indagine epidemiologica partita per verificare colleghi e contatti, mentre si indaga anche sul fatto di come il virus abbia fatto ad entrare in un ambiente dove le norme per prevenire i contagi erano acclarate e rispettate.
Le rappresentanze sindacali chiedono con forza l’attuazione di dispositivi straordinari, tra l’altro previsti dall’emergenza: spazi per distanziamento tra addetti in turno in sede, sanificazione dei mezzi di soccorso, pulizia straordinaria della caserma e pulizia straordinaria delle camerate usate in “promiscuità”.