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Coronavirus: otto deceduti oggi. Addio a 46enne di Murano

Redazione, 24 marzo 2020, ore 07.10

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Il rapporto sul coronavirus oggi diventa prioritariamente una disgraziata lista di epigrafi. Lunedì sono state rese note otto persone ‘di competenza’ del veneziano che hanno perso la vita: sei nei nostri ospedali, due in Lombardia.
Sei morti a Venezia e provincia non si erano mai visti dall’inizio dell’emergenza e il triste dato viene reso noto proprio nei momenti in cui nei tg viene detto che statisticamente il virus aggredisce un po’ meno la somma dei numeri.

MORTI PER CORONAVIRUS VENEZIA E PROVINCIA
Decessi si sono verificati negli ospedali di Mestre, Dolo, Chioggia e Jesolo, a cui si sommano due morti fuori provincia: a Mantova e Milano sono morte altre due veneziane, due donne nate in laguna e approdate in Lombardia per motivi diversi.

Sei persone sono morte tra sabato e ieri, alcuni di essi fino ad oggi non erano stati resi noti. Ecco il ferale elenco.
(categoria “virus cinese”)

Lucia Lionello, 81 anni, di Mestre, è deceduta domenica 22 marzo in terapia intensiva dell’Angelo di Mestre.

Eugenio Stefani 73 anni, originario di Pellestrina, è morto anch’egli domenica 22 marzo a Mestre. Ricoverato prima in Cardiologia e poi in Terapia Intensiva è spirato all’Angelo. Era presidente di Coppi Gazzera e titolare di una ditta.

Ermes Bordin, 84 anni, residente a Pianiga, è morto sabato 21 marzo nelle stanze dell’ospedale ‘Covid’ di Dolo.

Antonio Garbin, 80 anni, residente a Valli di Chioggia, è morto lunedì 23 marzo sempre a Dolo. Antonio Garbin è il terzo morto di competenza geografica chioggiotta.

Tiozzo Brasiola, 80 anni, residente a Chioggia, è morta lunedì 23 marzo all’ospedale Civile di Venezia.

Mario Stefenel, 81 anni, residente a San Donà di Piave, è spirato anch’egli lunedì 23 marzo all’ospedale di Jesolo.

All’elenco si aggiungono altri due nomi ‘veneziani’ registrati fuori regione. Il primo ancora più doloroso perché riguarda una donna veneziana ancora giovane e per le modalità del decesso.

Arianna Busetto, 46 anni, originaria di Murano, è morta lunedì 23 marzo in un letto d’ospedale di Mantova. La donna aveva postato su Facebook appena quattro giorni fa: «Quando guarirò mi inviterete tutti a cena!». Arianna oggi è la vittima veneziana più giovane correlata al coronavirus. La ragazza, buona e gioviale, di recente aveva scoperto di avere qualche problema cardiologico. Qualche giorno fa il virus e il ricovero. I genitori, tuttora residenti nell’isola di Murano, nelle ultime ore non riuscivano più a contattare la figlia, che invece normalmente si faceva sentire spesso. Anche i tentativi di avere notizie dall’ospedale non ottenevano alcun esito. Quando i carabinieri hanno suonato alla loro porta ieri sono precipitati nell’abisso della disperazione, il cuore della figlia aveva ceduto.

Carla Nani Mocenigo, 83 anni, contessa di origine veneziana, chiude il terribile elenco. E’ deceduta sabato 21 marzo a Milano.

L’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, ieri ha comunicato ufficialmente che L.B., 84 anni, residente nel sestiere di San Marco e morto al Civile di Venezia e Danila Voltolina, 92 anni, di Chioggia, morta domenica 22 marzo a Dolo, sono decessi causati da Covid 19 con certezza.

Sono quindi 39 ad oggi le vittime del virus a Venezia e provincia.

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Dunque il covid 19 è un virus influenzale il quale come tanti altri virus minaccia la salute di chi purtroppo è già debilitato per pregresse patologie o per l’età avanzata. Cioè quello che con gran dispiacere succede di norma ogni giorno della nostra mera esistenza.
    Dunque perché hanno bloccato l’Italia invece fornire adeguate informazioni, perché dichiarare morte trentamila anime di covid 19 mentre era una concausa? Far fallire mezza Italia per quale motivo? Evito di proseguire il discorso tanto a buon intenditor poche parole.

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