Il trasporto pubblico a Venezia crescerà in base alla necessità dettate dalle riaperture delle attività economiche che saranno decise con la Fase 2.
Questo vale sia per i vaporetti, che per gli autobus.
Actv spiega che la riformulazione dei numeri sarà legata anche ai vincoli di bilancio (costi aggiuntivi a fronte di mancate entrate dal turismo) e alle regole di distanziamento necessarie già ora: sui mezzi si perde il 25-30% dei passeggeri per il rispetto delle distanze.
Altre linee di intervento per il supporto alla mobilità riguardano il potenziamento, già in atto, della rete ciclabile che congiunge la terraferma al terminal di Piazzale Roma in centro storico.
Contestualmente l’ampliamento degli stalli per le biciclette, sono già 2mila, che verranno ampliati anche in quelle isole dove le bici sono permesse (Lido e Pellestrina).
Infine grande attenzione al recupero dei parcheggi scambiatori per far affluire verso la città i pendolari con mezzi propri e ridurre quindi le tratte dei bus.
Invariati i codici di comportamento: guanti e mascherine per i passeggeri, sapone in gel sui mezzi e sanificazione di bus e vaporetti quotidiana.