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Coronavirus Venezia, 28 morti. Mai così tanti dall’inizio della pandemia

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Coronavirus Venezia e provincia: un altro record. 28 morti, quelli registrati dalle 17 di lunedì alle 17 martedì, non si erano mai visti in tutta la pandemia.
Viene fatto sapere che vi sono all’interno del conto dei decessi di giorni precedenti, ma preferiamo non partecipare a questo gioco di “metti-e-togli” che può anche essere interpretato come una manipolazione dei numeri, ritenendo valido solo il dato ufficiale che viene fornito dell’azienda sanitaria.
28 morti nell’area metropolitana di Venezia in 24 ore portano le vittime all’incredibile numero di 1.069 nel Veneziano.
Lo sciorinamento dei numeri di giornata della nostra provincia continua con 414 contagi, quota che porta gli “attualmente positivi” a 12.311.
Calano i ricoveri che oggi sono 582, con un -17 di giornata, ma bisogna sempre ricordare, purtroppo,

che non sono solo le dimissioni a “liberare” un posto letto, bensì anche i decessi.
Tra i molti decessi particolarmente dolorosa, se mai possibile fare raffronti in queste tragedie, la vicenda che vede scomparsi padre e figlio a Mirano.
Paolo Vian, noto carrozziere di Zianigo, se ne è andato a soli 60 anni. Appena 10 giorni fa era scomparso il padre.
Alzando lo sguardo ad una visione regionale, il Veneto si conferma in uno dei suoi momenti peggiori.
Nelle ultime 24 ore sono 2.655 in più i positivi, dato che porta la cifra complessiva da inizio pandemia a 246.098. I morti sono 191 in più, dato che

fa raggiungere un totale di 6.298 deceduti.
Nelle ultime ore è sceso di 9 unità il numero dei ricoverati (2.998) mentre, di contro, sono stati occupati 10 posti in più in terapia intensiva (397 il totale).
Ieri è arrivata, inoltre, una curiosa lettura di Luciano Flor, neo capo della Sanità Veneta, secondo cui una persona ricoverata in rianimazione per Covid non andrebbe contata se dopo qualche giorno il tampone torna negativo. Secondo questa lettura,

i motivi per cui resta ricoverata in terapia intensiva, anche se gravemente provocati dal Covid, non sarebbero più collegati al virus.
Non sono pochi gli osservatori a cui la nuova distinzione è parsa invece una via per far apparire i numeri dei malati della Regione Veneto “meno peggio” di quelli che sono.

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