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Coronavirus, il maresciallo Stanchi in videoconferenza con gli studenti del Luzzati sui pericoli del web

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Coronavirus, il maresciallo Stanchi in videoconferenza con gli studenti del Luzzati sui pericoli del web.

L’idea è del dirigente scolastico dell’Istituto superiore “L. Luzzati” di Mestre che ha chiesto al maresciallo Stanchi, comandante della Stazione di Spinea, di tenere una videoconferenza collegato dal proprio ufficio con centinaia di studenti connessi dalle rispettive abitazioni, per discutere dei pericoli e delle insidie delle reti informatiche e su come “navigare” in sicurezza una volta lasciato il porto sicuro della propria home page.

Dalla carica di Pastrengo alla video conferenza sembra passato un battito di ciglia per i carabinieri, e oggi oltre all’opera di monitoraggio e controllo legata all’emergenza epidemiologica si sono aggiunte attività istituzionali che solo poche settimane fa erano aldilà anche dell’immaginazione.

Chi avrebbe infatti ipotizzato, come accaduto la settimana scorsa, che il comandante della Stazione di Mestre sarebbe stato chiamato da una coppia di pensionati in difficoltà che – a causa delle restrizioni sui movimenti soprattutto dei “nonni” – non potevano nemmeno svolgere la più semplice e tradizionale delle azioni, il ritiro della pensione mensile.

Ed ecco il luogotenente dei carabinieri con decenni di servizio alle spalle che per una mattina si estranea dal ruolo strettamente istituzionale, per recarsi in Posta con tanto di delega e ritirare il contante, per poi consegnarlo ai due anziani ristretti a casa.

In passato erano state svolte più volte dai carabinieri conferenze nei plessi scolastici, alla presenza di centinaia di studenti in aule magne gremite, nell’ambito dei vari progetti di “cultura della legalità” e lotta al “bullismo/cyberbullismo”.

La novità di oggi è l’idea avuta dal dirigente scolastico dell’Istituto superiore “L. Luzzati” di Mestre che ha chiesto al maresciallo Stanchi, comandante della Stazione di Spinea, di tenere la videoconferenza sui pericoli e insidie delle reti informatiche e su come “navigare” in sicurezza una volta lasciato il porto sicuro della propria home page.

E così, un altro ispettore con decenni di esperienza e incaricato di un importante ruolo istituzionale si è dovuto in un certo modo reinventare e svolgere una importante opera di divulgazione e far sentire la propria vicinanza alla popolazione studentesca, spesso in difficoltà in questo periodo di sospensione delle lezioni (anche se i ragazzi difficilmente lo ammettono), fornendo consigli e rispondendo alle domande di sicurezza.

In particolare tra la sessantina di studenti connessi, le domande si sono concentrate sulla sicurezza dei sistemi utilizzati per la didattica a distanza e sui vari applicativi che vengono installati sui pc e i tablet a casa.

Il maresciallo ha risposto chiarendo i vari dubbi, facendo riferimento alle direttive istituzionali che giungono dai vari Ministeri competenti in materia, invitando ragazzi e docenti ad utilizzare solamente piattaforme riconosciute e protocolli di provata sicurezza, facendo un parallelo tra virus patologici e virus informatici, occorre stare lontano sia dagli uni che dagli altri, ognuno a casa propria, ma interconnessi in sicurezza.

Più di 200 anni di storia e l’Arma dei carabinieri è ancora al passo con i tempi, dalla carica di Pastrengo alla video conferenza sembra passato un battito di ciglia.

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