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Coronavirus in Veneto: aumenti. Quali e dove

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Coronavirus in Veneto: aumenti. Quali e dove

Coronavirus: in Veneto sta diventando enorme il numero delle persone in isolamento. Escalation logica, tra l’altro, dato che in Veneto si fanno molti tamponi e per ogni soggetto positivo vengono messi in quarantena i contatti più prossimi, come conferma l’assessora regionale alla sanità Manuela Lanzarin.

6.565 persone sono infatti oggi in isolamento in casa. Di questi, 2.069 persone sono in quarantena nel territorio di Verona e provincia, e la causa viene spiegata dalla Regione Veneto con i rientri dalle vacanze in: Grecia, Spagna, Croazia e Malta.

NUOVI CONTAGI IN VENETO E DOVE
Nelle ultime ore sono 195 i nuovi contagi nella nostra regione. Una tendenza in crescita dato che ieri se ne contavano 73 in un giorno.
Questi i dati degli aumenti nel dettaglio:
Treviso +96
Verona +37
Padova +21
Venezia +14
Vicenza +14
Rovigo +8
Belluno +5

DECESSI
I decessi aumentano statisticamente di 1, ma si tratta della contabilizzazione dell’ultimo di Mestre di cui si è data notizia mercoledì.

RICOVERI
Aumentano anche i ricoveri di +6 rispetto al giorno prima.
Negli ospedali attualmente risultano degenti:
16 persone a Treviso
11 a Dolo
7 a Padova
Terapie Intensive: 7 persone ricoverate

(Il numero degli attuali ricoverati per causa Covid all’ingresso sarebbe in realtà più alto ma l’autorità sanitaria ha deciso che non devono più essere contate le persone che si ‘negativizzano’ durante il ricovero sebbene ancora degenti).

OSPEDALE DI FELTRE CHIUDE REPARTI
Per quanto riguarda i casi più ‘eclatanti’, viene segnalata la chiusura dei reparti di Chirurgia e Geriatria dell’Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre.
Il rischio è derivato dalla positività di un’infermiera rientrata un periodo di ferie.
L’Ospedale è quello toccato duramente dal virus già sei mesi fa. I primi tamponi, in ogni caso, hanno rivelato finora medici e degenti negativi.
Intanto l’Ospedale limita gli accessi ai soli pazienti urgenti rinviando i ricoveri programmati.

ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA’
L’ISS evidenzia che “Rt”, cioè l’indice contagiosità, è tornato a salire. Il coefficiente, inoltre, è andato sopra “1” in 5 regioni.

I dati del monitoraggio settimanale dell’ Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute relativi al periodo compreso fra il 10 e il 16 agosto indicano il valore più alto di Rt rilevato in Umbria (1,34), seguita da Abruzzo (1,24), Veneto (1,21), Lombardia (1,17) e Campania (1.02).

L’ISS, inoltre, rivolge un appello all’attenzione per i numeri in aumento.
“In seguito alla riduzione nel numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 grazie alle misure di lockdown, l’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento”.
“Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto ma con una tendenza – afferma il documento – all’aumento da tre settimane”.
Nel caso non vengano osservate le misure di sicurezza e le quarantene “nelle prossime settimane, potremmo assistere ad un ulteriore aumento nel numero di casi a livello nazionale”.

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