I Carabinieri della Stazione di Marcon hanno tratto in arresto M.A., cittadino veneziano 49enne, destinatario di misura cautelare di arresti domiciliari emessa dalla Magistratura lagunare, per minaccia ed ingiurie commessi nei confronti della ex moglie.
La dura storia racconta dell’uomo, già colpito da un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna emesso a settembre, già aggravato ad ottobre con il divieto di dimora a Marcon, colpito dalla misura cautelare della massima gravità, ovvero con la privazione della libertà personale attraverso gli arresti domiciliari a causa del suo persistente atteggiamento aggressivo e minaccioso verso la ex consorte.
Le continue minacce e pesanti intimidazioni verso la donna, perpetrate in preda ad una furia cieca, hanno convinto inquirenti e Magistratura che dalle minacce verbali si potesse a breve passare alle vie di fatto.
L’informativa dei Carabinieri è stata quindi presa nella massima considerazione dal Pubblico Ministero ed il GIP ha emesso l’ordine di arresti domiciliari, eseguito dai Militari della Stazione di Marcon ieri pomeriggio.
Giuste e opportune le misure prese dalle forze dell’ordine in questi casi, la letteratura, come purtroppo sappiamo, è nutrita di frangenti con queste caratteristiche.
Come quello avvenuto a giugno dello scorso anno a Mestre. In quel caso l’ex marito, autore di stalking, aveva anche tentato di far recapitare a casa della signora alcune pizze, nel tentativo poi di entrare nell’abitazione all’atto della consegna.
I comportamenti si sono interrotti solo una volta attivata la procedura del cosiddetto “codice rosso”, formalmente eseguita dalla polizia di Stato, con la misura cautelare disposta dal magistrato.
I Carabinieri invitano ancora una volta vittime o testimoni di violenze o minacce di genere a denunciare prontamente gli episodi più gravi, per non vanificare lo scopo preventivo di queste misure cautelari adottate.
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