Finalmente troverà riscatto e giustizia una donna americana residente al Lido di Venezia, perseguitata e aggredita anche sotto casa dal suo ex marito per lungo tempo, nonostante abbiano in comune una figlia, realtà che non ha frenato l’uomo nelle sue pulsioni violente e volgari che hanno rovinato l’esistenza della donna e della loro figlia.
Minacce e messaggi irripetibili, sono giunti all’apice con un’ aggressione particolarmente violenta per strada, che le ha procurato una frattura al braccio. Una situazione fortunosamente ripresa dal cellulare della ex moglie che nella colluttazione era caduto a terra, ha ripreso tutto ed è diventato un indiscutibile testimone oculare.
Dopo quel fatto increscioso, all’imprenditore era giunto un perentorio divieto di avvicinamento. Di quell’episodio dovrà rispondere, insieme ai tanti altri, davanti al Giudice Irene Casol per un processo a suo carico con l’imputazione di stalking e lesioni personali. Del resto l’uomo qualche anno fa si era pregiato di una condanna per violenza sessuale ai danni di una ragazza straniera.
L’accusa, partita dall’ex moglie snoderà le sue motivazioni nel processo previsto per il 16 marzo 2017, dove saranno ascoltate le testimonianze di chi in questi anni ha potuto riscontrare la drammatica situazione che la donna ha dovuto sopportare, le amiche, i vicini, hanno visto e sentito la realtà e le conseguenze di quel comportamento fortemente minatorio, teso a distruggere la persona e a rovinarle la vita.
Andreina Corso
25/11/2016