Consiglio Provinciale per il “M’illumino di meno”.
Annunciato in pompa magna, come fosse l’evento più importante dell’anno, il Consiglio Provinciale a lume di candela per la giornata del risparmio energetico si è trasformato in farsa, come riferisce la Nuova Venezia oggi.
Leggendo le premesse nelle note ufficiali del presidente Davide Zoggia ci si aspettava chissà che cosa: “Spegneremo i lampadari della sala, quelli dei corridoi, l’illuminazione dell’atrio acqueo, quella della facciata e illumineremo tutto con torce e fiaccole, prevedendo anche un sottofondo musicale. Mi piacerebbe potessero intervenire anche numerosi cittadini”.
Invece non ne arriva nessuno, e non c’è nemmeno lui, Davide Zoggia.
Le luci sono spente, ma perchè alle quattro del pomeriggio c’era un bel sole. I consiglieri prendono posto.
Alle 16.20 il Presidente del Consiglio chiede ai colleghi di spostarsi nell’atrio per una foto simbolica con le torce (una ventina di candele da giardino).
Il vice presidente replica che sono lì per lavorare e non per partecipare a “scene da baraccone”.
La maggioranza del centrosinistra vorrebbe aderire, ma c’è il rischio di far saltare il numero legale.
In quattro però accettano e si spostano nell’atrio accendendo le torce per la foto.
Pronti, in posa, clic…. e scatta l’allarme antincendio.
Tutto il personale di Cà Corner evacua l’edificio.
Sono le 16.38, i quattro consiglieri fanno per rientrare ma il consiglio si è già chiuso.
Lavori terminati. Festa finita.
Se ne vanno tutti con in testa il vice presidente. Dentro restano: le luci spente (c’era sempre un bel sole), le candele spente, e tanta cera per terra.
[Redazione, data pubblicazione: 15/02/2008]