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Conoscere i semi di cannabis: preziosi per il benessere

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Conoscere i semi di cannabis: preziosi per il benessere

Ogni giorno una nuova “ricetta miracolosa” sopraggiunge per rassicurare le persone sul fatto che è possibile curare ogni genere di malessere. Alla fine dei conti però la risposta più ovvia è sempre la stessa: affidarsi alla natura.

In che modo? Non c’è bisogno di essere geni, basta ricondurre la mente a quelle che sono sempre state le scelte basilari dell’essere umano. Nel frattempo, non c’è niente di male nell’approfondire certi temi e avvicinarsi alle scoperte scientifiche.

Ulteriori sforzi potrebbero essere evitati tranquillamente. Il benessere dipende più che altro dalle proprie passioni e dalla curiosità che induce a capire come soddisfare in maniera sana esigenze e priorità psicofisiche.

Ci sono persone che amano il collezionismo e questo basta a farli sentire a proprio agio nel quotidiano. Così vanno alla ricerca dei migliori semi di marijuana online, cercano di capire come riconoscerli e di sapere come fare per conservarli.

Una valvola di sfogo che nutre anima e corpo.

Altre persone li utilizzano per nutrire innanzitutto il proprio corpo. Le convinzioni di ciascuno in questo caso giocano un ruolo fondamentale, a volte sono un bagaglio pesante, altre volte conducono a fare le scelte più opportune.

Per chi fosse alla ricerca di risposte confermate dalla scienza (o comunque dalla maggior parte dei ricercatori) è possibile capire in pochi minuti se i semi di marijuana valgono la loro reputazione di superalimento.

Cosa si dice nell’ambito scientifico

Quando si parla di semi di marijuana tutte le ricerche mostrano almeno un risultato comune: sono immensamente ricchi di nutrienti preziosi.

Si può dire con serenità che sono all’altezza della loro reputazione.

Quindi, è bene sottolineare che secondo la legislazione italiana è possibile comprare semi di cannabis ma non portarli a germinare. Le sostanze non consentite dalla legge, infatti, non si trovano nei semi ma nelle piante.

Detto questo, consumare qualcosa di naturale, è sempre un ottimo modo per acquisire sostanze nutritive. Nel caso dei semi, questi sono altamente versatili e diventa ancora più facile godere dei benefici per la salute che ne derivano.

Ci sono molti modi per aggiungere i semi di cannabis ad una sana dieta alimentare e andrebbe fatto perchè questi semi hanno un rapporto di 3 a 1 per omega 3 (acido alfa-linoleico) e omega 6 (acido linoleico).

Cosa significa? Vuol dire che sono fonti equilibrate di acidi grassi essenziali.

In sostanza, gli acidi grassi omega 3 e omega 6 sono necessari all’organismo e noti per i loro benefici per la salute, soprattutto per quello che concerne la salute cardiovascolare e l’abbassamento dei livelli di colesterolo nel sangue.

A parte questo, i semi rappresentano anche una ricca fonte di GLA (acido gamma linolenico) che è un altro acido grasso essenziale omega 6, utile per il bilanciamento degli ormoni. È stata proprio la ricerca a dimostrare che il GLA influisce sulla riduzione dei sintomi premestruali e di quelli legati alla menopausa.

Oltre a possedere grassi vegetali sani, i semi sono ricchi di ulteriori nutrienti. È bene citare, tra le altre cose, le proteine, le vitamine A, E, D e tante del gruppo B.

Da non sottovalutare anche la presenza di antiossidanti, fibre, enzimi vivi e una grande quantità di minerali.

Passando alle percentuali, la quantità di proteine di alta qualità si possono sommare fino al 25% del contenuto calorico dei semi, mentre oltre il 30% ha origine dai grassi sani.

Per quanto riguarda i minerali nei semi è possibile trovare:
Fosforo
Potassio
Sodio
Magnesio
Zolfo
Calcio
Ferro
Zinco

Una curiosità da portare all’attenzione. A causa dell’alto contenuto di grassi e proteine sane presenti nei semi di cannabis, questi vengono spesso usati per arricchire il pasto degli uccelli e per le esche da pesca.

Sarà che gli animali ne sono ghiotti per qualche altra ragione sconosciuta?

Conclusioni rassicuranti

Non finirebbe qui l’elenco delle conferme da trarre in merito ai benefici dei semi di marijuana. Altri studi hanno riportato che i semi, ed anche l’olio da essi derivato, possono:

abbassare la pressione del sangue;
evitare la formazione dei coaguli;
aiutare il recupero dopo un infarto;
combattere le malattie della pelle e le dermatiti;
essere di supporto nel combattere eczemi.

Ognuno naturalmente ha bisogno di giungere alle proprie conclusioni e ragionando con sé stessi non si potrà fare altro che riconoscere quanto siano preziosi questi minuscoli e antichissimi granelli.

Per quelli che desiderano provarli, si possono assaggiare crudi o cotti, interi o sgusciati. Naturalmente sarà più piacevole associarli ad un piatto preparato assecondando i sapori che si prediligono.

Per quanto riguarda invece le persone che conoscono abbastanza i semi ma non hanno alcuna intenzione di mangiarli, nessun giudizio negativo!

C’è pure chi li ritiene “sacri” e li espone in bella mostra vantandosi di tutti i generi di semi che è arrivato a possedere… sarebbe come chiedere ad un vegano di bere latte.

I semi di marijuana da collezionare si possono trovare su diversi siti web, come quello di SensorySeeds. Ed ecco che gli appassionati del settore, facendo un giretto in rete possono divertirsi passando il loro tempo a dare un’occhiata qua e là tra i semi offerti nei diversi cataloghi.

Nessuna ricetta miracolosa per loro. Soltanto spensieratezza.

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