IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 27 Aprile 2024
12.7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEVeneziani"Se fosse per voi veneziani... non si può mai fare nulla". Lettere
Questa notizia si trova quiVeneziani"Se fosse per voi veneziani... non si può mai fare nulla". Lettere

“Se fosse per voi veneziani… non si può mai fare nulla”. Lettere

pubblicità

Buongiorno a tutti. Io non capisco ma hanno una bimba piccola (in risposta alla lettera: “Ieri siamo andati a Venezia per portare la bimba la prima volta al Carnevale… Pessima scelta…”, ndr)
dovevano per forza pranzare. Se fosse per voi veneziani non si può fare nulla. Io abito lì a Venezia per motivi di lavoro e ringrazio per questo ma non si può fare nulla, né ridere, né guardare, né musica.

Guardate: non si può neanche tenere un cagnolino in casa che vi dà fastidio, visto che abbaia troppo.
Infatti purtroppo io devo farlo addirittura adottare da un’altra famiglia.
Non possono neanche giocare i bambini. Io non so che infanzia avete avuto, io sono crescita con la musica, con le risate, con i cani e gatti nella mia città.
Voi avete la fortuna di questa bellissima città e che vengono da tutto il mondo a vederla, dovete essere contenti.
Noi con il niente che abbiamo giù in Puglia siamo sempre felici. Poi non parliamo che ci chiamate terroni e poi vi fate le vacanze con quella faccia.
Dai mi spiace se mi sono sfogata ma sono 11 anni che sopporto tutto ciò.
Buona giornata a tutti.

Barbara
(lettera firmata)

“Forse insieme ai tornelli all’arrivo a Venezia bisognerebbe mettere test di intelligenza”. Lettere

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

47 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Gentile Signora Barbara mi dispiace che lei viva la mia Venezia in questo modo e che occupi una casa , che le assicuro tante coppie giovani vorrebbero. Ho 53 anni sono veneziana e ne vado molto fiera. Ho abitato anche in altre citta’ ma non mi sono mai permessa di voler cambiare o criticare il modo di vivere o essere di chi ci era nato. Siamo Veneziani , abbiamo il nostro carattere da isolani e non capisco perche’ tutti vogliano modificarci. Noi facciamo parte di questa citta’ meravigliosa, dove una volta noi bambini ( e tanti , esisteva ancora il popolo veneziano) giocavamo in calle, gli anziani si lagnavano per i palloni o per la confusione ma come in tutte le citta’ del mondo. Per quanto riguarda il cane, invece di darlo in adozione , le consigno di contattare un comportamentista e vedra’ che la cosa si risolvera’ senza dare la colpa alle persone che le abitano vicino.
    Sicura che prima o poi lei tornera’ nella sua magnifica Puglia tra sorrisi e sole, le auguro nel frattempo di riuscire a trovare un po’ di serenita’

  2. …non vivo a Venezia,ma da cinque anni non chiudo occhio grazie ai cani dei miei vicini…
    Adoro Venezia e i veneziani,mi sono sempre trovata benissimo e spero di tornare presto a godermi la bellezza che toglie il respiro…

  3. Sempre il solito confronto fra Italia, nord centro e sud, sembra non finire mai.
    Aveva ragione Bossi, tre italie separate con tre varianti dell’italiano così non ci capivamo neanche più.
    Ora abbiamo una Roma pattumiera superata da qualsiasi altra capitale.
    Stephan

  4. Buongiorno a tutti io sono terrone,ma ringrazio il Veneto che mi fa lavorare e star bene.Sono un artigiano e volevo dire alle persone che non conoscono questa città che i prezzi non sono assolutamente alti anzi se si mette in conto l’affitto il trasporto merci disagio uno si rende conto . Comunque io pugliese dico ai miei paesani se non vi piace tornate al paesello dove non funziona un cazzo,ringraziate questa grande terra che vi ospita fatta grande dagli anziani e tenuta su dai Veneti popolo di gran lavoratori.ciao

  5. La verità è che Venezia è una città morta. Un relitto del passato che è un museo a cielo aperto, ecco perché arrivano i turisti a portare soldi, la cosa divertente è che i veneziani sono sempre lì a lagnarsi di questi ultimi quando è solo grazie a loro se gira l’economia. Mi piacerebbe che nessuno andasse più a visitarla, poi voglio vedere come i veneziani pregano in ginocchio la gente affinché ritorni. Sono solo una manica di snob intolleranti, ci sono posti molto più belli ed accoglienti, lasciate perdere Venezia, che tanto tra poco affonda e non se ne parla più.

    • Beh, si, se essere snob vuol dire che ci piace la bellezza della nostra città, che è ovunque, non solo nella musica ascoltata alla Fenice o al Malibran, nei quadri alla Scuola Grande San Rocco, nel Tiziano che c’è a San Marziale o nel Tintoretto alla Madonna dell’Orto ( mai sentiti nominare? Troppo presi a camminare masticando hamburger?), ma anche nei tramonti, unici al mondo, che si vedono dalle Fondamenta Nuove o dalla Baia del Re ( mai visti? Forse stavate facendo altro, come il turista che ieri usava il canale come toilette?) o nel silenzio di Torcello, e nelle chiacchiere allegre che si scambiano dal macellaio e dal panettiere, mentre i bambini fuori giocano a palla in campo dei Gesuiti ( niente gonfiabili qui a Venezia, mi spiace per gli appassionati)…allora si, molti veneziani sono orgogliosamente snob, e vorrebbero turisti intelligenti e rispettosi, come se ne vedono ovunque ( a Singapore, se uno osa masticare in metropolitana o all’aperto viene severamente punito. Eppure nessuno dà degli snob agli abitanti)

      • A Singapore non solo quello. Sono un po severi, ma i risultati si vedono. Comunque altro senso civico in dipendente dai gendarmi.
        Rispetto per il prossimo, mentre da noi stiamo perdendo velocemente sia l’uno che l’altro.
        Putroppo tutto ha un prezzo, se qualcuno usasse un poco di fermo comportamento civile o lo facesse rispettare, tutti vivremo meglio foresti compresi, ma forse qualcuno guadagnerebbe di meno, allora non va bene.
        Ad maiora.

    • Mio caro Alessandro, certi veneziani si lamentano del turismo! E, ci lamentiamo di quel turismo mordi e fuggi! Quello che non porta 1€! Non vanno a pranzare nei locali e non comprano nulla! Anzi, vanno nei supermercati e mangiano seduti x terra o sopra alle passerelle x l’acqua alta! Se, questo lo chiama turismo! Io, no! Visto che, poi, lasciano le loro spazzatura in giro x la città! E, noi, dobbiamo pagarne le tasse! Le ricordo che Venezia ha le tasse x la spazzatura più alte d’Italia!
      È, sicuramente, diventata una città museo! Qui non ci piove! Ma, dei veneziani, proprio hai sbagliato!
      Non ci si elegge a giudice se non si sanno le cause! Vorrei vedere lei se si trovasse a camminare in mezzo alla spazzatura!
      P. S. Chi ti scrive è una veneziana. Nata e vivo tutt’ora nella mia città unica al mondo! E, tutto questo, lo vivo tutti i giorni, 365 giorni all’anno!
      Ora, la saluto e le auguro una buona serata ed un felice week end

      • Sui prezzi assurdi ha ragione Gigi. Io nn vengo a Venzia da anni, nn mi piace, ma ricordo prezzi folli. Forse se fosse più abbordabile x le varie tasche la gente nn comprerebbe nei supermercati x mangiare x terra. Certo, chi è ricco si può permettere tutto, ma gli altri? Forse dovreste chiudere al turismo definitivamente e vivere del resto, che nn so che cosa sia, ma sicuramente un’alternativa l’avrete. No?

        • Sui prezzi assurdi purtroppo chi non sa come funziona il rifornimento di qualsiasicosa in città farebbe meglio a informarsi.
          In una qualsiasi altra città un furgone/camion (inclusi i vostri bei corrieri) arriva comodo comodo davanti al negozio o casa vostra e scarica la merce…magari meccanicamente e poi, se necessario, la sposta con un bel muletto elettrico.
          Da noi il furgone/camion arriva in un paio di zone vicine a vie ďacque predisposte a tale scopo dove una miriade di barche sono in attesa. Qui la merce viene scaricata a mano e passata alle persone che stanno in barca. Quando la barca arriva in zona di scarico a Venezia la merce verrà scaricata a mano e posta su carri a ruote mossi dalla forza meccanica di gambe e braccia. Quello che fa il giro col carro dovrà passare da calli e ponti fino al punto di ritrovo con la barca che nel frattempo si è portata in un’ altra zona dove il più delle volte ci si prepara per un’ altro giro. Tutto ciò senza fermarsi mai; all’alba (o prima) con qualunque condizione climatica; acqua bassa che fa si che la riva sia altissima o acqua alta che ti costringe a scaricare prima perché non si riesce a passare sotto un ponte. A coronare il tutto oltre i costi del personale ci sono i costi di mantenimento e riparazione delle barche che sono ben più alti dei mezzi su ruota. Non parliamo poi degli affitti dei negozio o delle tasse sui plateatici.
          Adesso che qualcosina la sapete continuate a lamentarvi dei prezzi a Venesia.

    • Gigi bondì.
      forse lei è quel signore che dalla riva degli Schiavoni – lato Piazzetta indicandomi l’Isola di San Giorgio chiese se era Piazza San Marco?
      Proprio ora che mangiamo pane e internet.
      Ad maiora

  6. … forse insieme ai tornelli e alla tassa di ingresso, l’ amministrazione dovrebbe mettere dei test di intelligenza e buona educazione prima di far entrare i turisti… Ne entrerebbero molti meno, e sicuramente non cercherebbero come prima cosa l’hamburger e il selfie.
    Non farebbero i loro bisogni nei canali (a casa loro la fanno così, en plein air?), camminerebbero in modo sensato nei luoghi affollati, con gli stessi criteri che usano quando sono in auto. Probabilmente sarebbero in grado di selezionare i posti giusti dove mangiare (in tutte le città del mondo ci sono i posti dove ti pelano e i posti onesti, Venezia non fa eccezione) e non ci ammorberebbero con i loro scontrini perché spendono troppo.
    Turismo sostenibile per me vuol dire questo: turismo rispettoso e seriamente motivato.
    Forse allora per noi veneziani la loro presenza diventerebbe meno fastidiosa, e continueremmo la tradizione di accoglienza e integrazione che ha sempre caratterizzato la storia di questa bellissima città

    • Ma infatti!
      Poi se un cane non è educato e abbaia a tutte le ore non dà fastidio solo a Venezia ma anche a Roma, Tolmezzo, Canicattì, Conegliano, Brescia ecc.
      Ci sono persone che credono di poter fare quello che vogliono fregandosene dei vicini. Un minimo di educazione e rispetto non guasta mai.

  7. Da veneziano che vive a Venezia da quando è nato, il problema non è il carattere degli abitanti, ma del numero eccessivo dei turisti e del governo che non fa nulla per fermarli. I turisti non li abbiamo voluto noi, ma grazie alla globalizzazione e a tutta una serie di processi il numero di questi è aumentato vertiginosamente. A Venezia è difficilissimo vivere, grazie proprio a questo turismo eccessivo. I veneziani non sono ricconi e non sono nobili, anzi. Ed è proprio grazie all’amministrazione che non fermano questa invasione di turisti per interessi propri che siamo messi così male.

    • Hai ragione! Siamo invasi da turisti ciabattoni e maleducati! Lasciano le monnezze per strada, pisciano nelle calli magari vicino ad una porta di casa, si tuffano nei canali e intasano i vaporetti.
      Che non si dica che ci portano soldi, perché questo vale solo per gli albergatori e ristoranti, per i cittadini solo fastidio!

  8. Tutto è lecito nei limiti imposti dall’educazione. Sicuramente il modo di vivere a Venezia è diverso rispetto ad alcune città del sud Italia ma ai Veneziani va bene così e bisogna adeguarsi al loro modello come Napoli si deve accettare lo stile di vita napoletano o a Bari lo stile barese. Paese che vai tradizione che trovi.

  9. Sono stato a Venezia per 10 giorni, noi abitiamo a Viareggio; abbiamo un piccolo appartamento all’Arsenale. La caldaia andava cambiata e siamo rimasti ostaggio degli idraulici, amministratori, ecc ecc . Esperienza difficile.
    Abbiamo questa casa da circa 20 anni- acquistata ” totalmente da rimettere” ma in palazzo bellissimo risalente al 300.
    In quanto architetti, ci siamo divertiti molto a ristrutturarla.
    Ebbene sì, siamo tra quelli che affittano ..vorrei un po’ più di rispetto per la categoria.
    Per svolgere questo lavoro- perché di lavoro si tratta- ci vuole attenzione, organizzazione, buona conoscenza della comunicazione via web, buona conoscenza di almeno la lingua Inglese ( con Venezia è utile anche il Francese, io le uso entrambe).
    Mi chiedo se critica questa attività abbia tutte queste competenze .
    Abbiamo diversi appartamenti anche a Firenze, ed é interessante confrontare le due realtà.
    Ma il discorso sarebbe troppo lungo!
    Grazie dell’attenzione

  10. Scusate se mi intrometto nella discussione io sono stato a venezia per quattro anni e quindi posso dire che per i turisti è una bella città da visitare perché unica al mondo per tutto il resto è un dramma. Premesso che sono andato via da 30 anni e non ci sono più ritornato ma allora c’era un vaporetto ogni 20 minuti sia il diretto che l’acceleratore , immaginate la gente che aspettava com’era ammassati, la soluzione andare a piedi; poi acqua alta per attraversare da un ponte all’altro dovevo pagare quello che lo faceva con la “biga”, ( le passerelle erano in centro ) alle 20 di sera, a parte piazza San marco il resto era morto percorrevo calli, campi e campiello e non incontravo nessuno.

  11. Venezia è una città, non un parco giochi! Purtroppo i turisti che la invadono sono per la maggioranza ignoranti (nel senso che ignorano dove si trovano) che pensano solo a farsi i selfie cool. In città si vive rispettando la libertà del vicino che ha diritto al silenzio e all’educazione come in ogni città. I bambini nei campi giocano, come anche una volta, rispettando le regole. Se si vuole rispetto bisogna dare rispetto. E i”veneziani attaccati ai schei” in genere non abitano in centro storico. Parlo da veneziana trapiantata in “campagna” e che torna in città per accudire i propri anziani genitori che nonostante tutti i problemi vogliono poter finire la loro vita in tranquillità nella loro adorata città, non hanno almeno questo diritto i veneziani veri?!?!?

  12. Il paradosso che si è creato dipende solo in parte dall’avidità delle persone. Secondo voi a Secondigliano o Saronno sarebbe stato diverso se le poliche fossero state le stesse? Ma di quale consapevolezza parliamo?
    In quale angolo del mondo la gente perde il guadagno se può farlo facilmente e legalmente (o quasi)? Il problema è politico, la capitale è distante e per niente sensibile alle esigenze locali.
    Se avessimo una costituzione decente Venezia offrirebbe vantaggi fiscali a residenti (veri e certificati) come Londra e altre capitali europee. Non Mestre e gronde varie.
    Avremmo una popolazione di residenti in grado di supportare la spesa della città, gettiti importanti ed economia locale florida. Ma siamo in un paese al ribasso su tutto, cultura, economia, civiltà.
    In nome di una solidarietà nazionale che va in un’unica direzione senza curarsi del capitale storico e culturale che va perso.
    Prima i mantenuti che si riempiono la bocca di una cultura che non li ha mai riguardati

  13. Intanto venezia è una città bellissima, e la state infangando per cattiveria, aroganza, e ignoranza, io abito 10 min da venezia e se potessi ci andrei più spesso , e le regole da rispettare ci sono dappertutto, se non siete “veneziani ” ritornate da dove siete venuti

  14. La signora Barbara ha ragione sono restati solo cafoni xchè hanno ereditato dai parenti 10 appartamenti ed hanno conti in banca a dieci 0, sono avvocati notai ecc.. quelli che andavano a scuola privata alle Cavanis si sentono tanto veneziani ma non lo sono, i cari signori che parlano tanto, quello che è giusto x Venezia, orbi x i skei hanno fatto mambassa facendo affittanze turistiche o alberghi, quelli dei sestrieri più umili che giocavano al pallone o si correva tutti in bicicletta con le nonne e mamme che parlavo tra loro nei campi nelle loro seggioline o che lavoravano a uncinetto e sparito tutto un vero peccato

  15. A me fa solo tanta pena Venezia, sfruttata dai residenti e dai turisti maleducati che però hanno voluto i veneziani visto che ci sono tanti di quegli appartamenti in affitto x vacanze. Fare soldi così è facile ma poi anche lamentarsi, be’ fa davvero rabbia. Volete la botte piena e la moglie ubriaca? Proprio cafoni e soldi dipendenti. L’avete svenduta voi la.citta, fino a 25/30 anni fa venivano solo gli amanti dell’arte e della cultura che la amavano e la ammiravano rispettosamente, e alloggiavano nelle loro seconde case oppure pernottavano negli alberghi, strutture ricettive per autonomasia. Poi Airbnb, booking e avete fatto arrivare cani e.porci col turismo di massa. aprite gli orizzonti cari isolani coi paraocchi.

  16. Io dico che Venezia è un museo d’ arte e come tale bisogna averne rispetto e cercare di fare sì che anche le generazioni a venire possano godere di tale bellezza inestimabile. Se vuole un posto vivibile per la famiglia si trasferisca in qualche altro luogo limitrofo, che sicuramente sarà meno caro e più consono a fare crescere dei bambini. Oppure si adatti , purtroppo non ci sono altre opzioni.

  17. Ma scusate questi turisti si lamentano sempre ,e allora x ci venite io ho 78 anni e qui ci vivo bene quando ci sono certe persone che fanno il bagno vicino piazza San Marco ,ho si tuffano dal ponte della stazione x voi è normale ho venite con il costume allora è tutto ok xchè pensate essendo circondata d acqua si può fare ho vi portate il fornello a farvi da mangiare in piazza San Marco ( x gli cani ce ne sono tanti e nessuno si lamenta )Io nella mia vita ho girato mezzo mondo ,ed mi sono sempre comportata nel rispetto e nelle regole dove mi trovavo ,Cara qui tutti vogliono venire a Venezia ma xchè quando andate via sputate sentenze

  18. Io sono vicentino. ….. A parte che una pugliese che scrive… Con il niente che abbiamo in Puglia….. Non conosce neanche la sua regione…. La Puglia è bella.. Un altra bellezza… Ma bella! Venezia ricordiamolo è in prestito ai turisti… Purtroppo Spesso cafoni ed invadenti… A loro chiedo…. Se andate in un museo… Vi accampate per mangiare lasciando spesso un letamaio?… Urlate e gridate?? Un po’ di educazione a molti di loro non farebbe male…

  19. Rispondo a Barbara. Ho 75 anni nato ed abito a Venezia.
    La mia infanzia la ricordo felice : i ragazzi e le ragazze giocavano in campo. A casa al rientro non si faceva baccano per il rispetto degli altri e per educazione. Oggi nei ragazzi ne vedo poca.
    Sulla musica, sui bar aperti fino a tarda notte….
    Provare per credere, cara Barbara. Sarò di jn’altra generazione, ma io ho avuto , ma anche altri in altre zone della città vedi fta cannaregio santa Margherita, grossi problemi con un ristorante famoso in centro per la musica dal vivo oltretutto oltre l’orario consentito. I bar e ristoranti ad una certa ora non potevano vendere alcoolici e gli avventori consumavano all’interno!
    Per vivere dopo anni di segnalazione a vigili arpav e quant’altro, ho risolto il problema scrivendo al n.1 Presidente della Repubblica. Magia! In quattro e quattrotto risolto il problema.
    È giusto?

  20. Mai sentita bugia più grande in Venezia girano non cani ma molossi i bambini giocano nei campi..certi bisogna rispettare come in qualunque città o condominio il cane l ha dato via perché disturbava a lei

  21. Si fa presto a criticare e dire che a casa propria sono tutti felici. Immagina se mi installassi nel paese da cui provieni, magari occupando un posto pubblico, mi prendessi un canche abbaia dalla mattina alla sera e vivessi in condominio, criticassi la città ed i cittadini locali tutto il tempo. Probabilmente il mio cane verrebbe avvelenato, al lavoro vivrei in un clima teso per aver rubato il posto di lavoro ad un locale, i vicini mi tratterebbero da arrogante. E per finire andrei anche in giro a dire che Venezia è un posto felice e che i pugliesi vanno a visitarla anche se la criticano.
    Non funziona così, è una questione di civiltà. Venezia ha bisogno di cittadini, non di padroni o disfattisti criticoni, i quali per me potrebbero rientrare tutti nei loro meravigliosi paesi dove tutti sono felici.

  22. Ho vissuto al Lido per moltissimi anni, lavorando naturalmente a Venezia …. bè, ho sempre ammirato la sua gente, perché viverci non è semplice, Io ahimè sono una comoda, quindi andare su e giù per ponti con le spese, sentire il baccano dei “turisti maleducati” a tutte le ore della notte, ….e ce ne sono parecchi…che si ubriacano, vomitano al portone di casa tua, ( a volte altro) …ecco non è proprio semplice…a me garbava poco… È un grande sacrificio.
    Condividere casa tua con migliaia di persone che non apprezzano ciò che vedono, semplicemente fanno selfie per fare vedere dove sono stati per sentirsi cool… bè…non mi andava…
    Ci sarebbe tanto da dire, ciò che mi viene è che tutto il mondo è paese, mio marito leccese doc, quando ci sono troppi turisti … incomincia a lamentarsi…
    Impariamo ad apprezzare ciò che abbiamo, e rispettare dove andiamo, o il posto che ci accoglie, cercando di capire le regole di quel luogo che per scelta propria o no, al momento è anche casa nostra.
    Venezia è per me la città dove ancora oggi mi sento a casa ogni volta che ci torno…mi emoziona ancora…

  23. Wow facchino sei un grande!!!!! E tu Adri Adri sai perché hai ragione, perché i veneziani sono vecchi e si sentono padroni loro. Senza invece sapere che l’arte e la cultura sono di chi la sa apprezzare. Ma la loro ignoranza e’ tale da non capirlo. Io conosco molti pugliesi e come dici tu si godono la vita. A Venezia solo soldi, soldi e soldi. Lasciamoli morire in laguna!!!!!!

    • Tonnellate di luoghi comuni. Noi veneziani siamo vecchi e speriamo di vivere mille anni, significa che si sta bene qui, nonostante tutto. Non ci sentiamo padroni, ma, se permetti, io che sono nato e vivo a Venezia da sempre ho molti più diritti di chi viene in visita alla città, e personalmente non me ne può fregare di meno se arrivano turisti ricchi, ignoranti, dotti o poveri, io rispetto chi rispetta la città e sa comportarsi con decoro e buona educazione. Se non si è in grado, si stia a casa propria.

  24. L’unico consiglio che mi sento di darti è quello di ritornare in Puglia. Nata e cresciuta a Venezia , come tutta la mia famiglia, mio figlio e mia nipote. Siamo tutti cresciuti “in strada”. Si va con i pattini, con le bici, si gioca a nascondino, a “campanon”,a pallone. Quasi ogni famiglia ha un animale domestico, ben accettato da tutti, a meno che non rompa i co***oni abbaiando tutto il giorno (questo succede quando si lavora tutto il giorno e le povere bestiole sono rinchiuse in casa .
    A Venezia ci sono anche dei giardini o parchi aperti al pubblico, dove fare sfogare la prole, e non voglio dimenticare i vari patronati parrocchiali.
    Vi sono zone, in cui le mamme o nonne, si siedono fuori dalla porta di casa e tra una chiacchiera e l’altra con la vicina, controllano figli e nipoti.
    Ti dirò di più, certe persone (foreste), si lamentano della troppa confusione. Per cui come la mettiamo? Poi voi te***ni (termine usato in Lombardia) per noi veneti siete “ca**bi”, ma noi siamo sempre stati chiamati polentoni…..e non ci siamo mai offesi.
    Una veneta purosangue sposata con un “ca**bo”. Saluti.

    • Scusi ma lei parla di una Venezia che non c’è più! Queste cose che descrive non le si vede più da decenni! Lo sa vero che ci sono delle delibere precise che vietano ai bambini di giocare per strada? Niente pallone, niente bici, niente corse. Non si possono lasciare fuori dalla porta vasi di piante, panchine non ce ne sono più da nessuna parte sennò ci si siedono i turisti, quindi anche i veneziani rimangono fregati. Ci sono divieti per ogni cosa, anche per scrivere per terra con il gesso. Forse lei ha solo ricordi, le consiglio di fare un giro per Venezia adesso.

  25. Non sa che infanzia abbiamo avuto….scappavamo dai vigili con le biciclette o con il pallone in mano. E chi parla di Venezia come città d’arte o di cultura non è veneziano, perché Venezia era abitata anche da “grezzi e ignoranti” che puzzavano di alcol,facevano rumore,ecc.. ma VIVEVANO e CONTRIBUIVANO allo sviluppo della città, e la Venezia dei “siori” (come pure i turisti) non metteva piede in giudecca,in baia, alla tana,ecc… ma era una parte della città, ora stiamo creando un ghetto senza servizi per chi ha redditi medio alti. Se Venezia è così è per colpa di chi ha ignorato e ignora che una città è tale perché ha abitanti, altrimenti è un villaggio vacanze

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img