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Filippo faceva colloqui con uno psicologo dell’Ulss

Filippo Turetta aveva raccontato ad un terapeuta i problemi con Giulia e quelli con lo studio. Cinque gli appuntamenti con il professionista.

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Filippo Turetta aveva cercato aiuto da un terapeuta per affrontare le angosce legate all’abbandono di Giulia e alle difficoltà nel percorso universitario. Tuttavia, nonostante cinque incontri, il suo stato psicologico non aveva mostrato miglioramenti significativi. La sua ultima visita, fissata per il 17 novembre, è saltata: il giovane era già latitante, scomparso nel nulla dopo l’assassinio della sua ex fidanzata.

Filippo, apparentemente su suggerimento di Giulia stessa e dei familiari, aveva contattato il Cup dell’Usl 6 di Padova per prenotare gli incontri terapeutici. La fuga di mille chilometri, dalla città veneziana di Fossò a Lipsia a bordo di una Fiat Punto nera, ora sotto il controllo della polizia tedesca, solleva nuovi interrogativi sulla tragica vicenda, anche sulle sue fasi preliminari.

All’interno dell’auto sono stati rinvenuti un coltello con una lama di 12 centimetri, ritenuto l’arma del delitto, insieme a sacchetti di nylon neri e nastro adesivo simili a quelli trovati vicino al corpo di Giulia. Questi reperti potrebbero essere determinanti se l’accusa dovesse contestare la premeditazione. Inoltre, il telefono trovato nell’auto, presumibilmente appartenente a Giulia, sarà sottoposto ad analisi.

Intanto, emergono dettagli inquietanti sulla relazione tra Filippo e la famiglia di Giulia. Prima della scomparsa, Turetta esercitava pressioni su Elena, la sorella di Giulia, cercando inutilmente di ottenere una risposta dalla giovane ormai ex. Il comportamento di Turetta era piuttosto deciso nei messaggi Whatsapp e la ragazza lo respingeva cercando di tenergli distante la sorella Giulia.

Filippo è attualmente detenuto nella sezione infermeria del carcere veronese di Montorio, sotto stretta osservazione per prevenire il rischio di autolesionismo. La Procura di Venezia non prevede al momento nuovi interrogatori, ma si stanno valutando possibili perizie psichiatriche che potrebbero essere richieste dalla difesa per comprendere lo stato mentale di Turetta al momento del delitto.

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7 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Altre str… adesso tentando di aggrapparsi alla matrice politica per agganciare una logica che non c’è mai nei commenti di questi due signori che dovrebbero vergognarsi per insultare la memoria dei morti e le loro famiglie.
    1° non sono di sinistra e non ci sarebbe niente di male se lo fossi;
    2° chiedo formalmente alla redazione di prendere provvedimenti verso questi due commentatori che, oltre a far fuggire tutti gli altri lettori/commentatori dal giornale ( come potete facilmente constatare ) fanno opera continua di provocazione consapevolmente, con commenti al margine del codice penale, ai fini fare propaganda politica, e un giornale non può !
    Distinti saluti

  2. Molte volte mi viene voglia di urlare, ma mi rendo conto che sarebbe inutile, con tutta la mia forza cerco di contare fino a dieci come mi hanno insegnato fin da bambino, ma non ci riesco, arrivo al due e sbotto!. Come è possibile che si parli di una ragazza uccisa da un ragazzo, per intere settimane, si parli di suo padre come fosse l’unico uomo ad aver perso una figlia, come è possibile che la Politica cavalchi questa situazione per avere voti.

    Vorrei dire che al mondo ci sono persone che muoiono tutti i giorni, ogni secondo muoiono due persone, alcune di queste per morte naturale, altre per incidenti, altre ancora per mano di assassini, perchè altro non sono.
    Perchè Giulia deve diventare una star ? Che cosa ha fatto per meritare le prime pagine di tutti i quotidiani, di tutte le televisioni ?, che cosa ha fatto quel assassino per meritare tutte queste attenzioni ? È un assassino deve finire in galera, deve scontare la pena massima senza nessun sconto, che storia è che deve vedere i genitori in carcere, poverino, sta soffrendo, ha avuto un sacco di problemi, ma chi se ne frega.

    In carcere ci sono Padri di famiglia, condannati per lo stesso reato, ma nessuno si preoccupa per loro, alcuni gridano la loro innocenza da sempre, altri sanno di essere colpevoli e scontano la loro pena con la giusta rassegnazione, consapevoli di quello che hanno fatto.

    Cosa vogliamo fare ? dedicare una strada, un ponte, una borsa di studio in memoria della ragazza ? Vogliamo fare un film sulla storia dell’assassino ? Vogliamo fargli scrivere un libro che diventi un best seller ?, io dico no a tutto questo !!

    Chiedo di smetterla di esaltare questi personaggi, non devono più esistere, altrimenti si corre il rischio che altri ragazzi vogliano diventare famosi come questo assassino, e poi con l’aiuto di qualche avvocato ben pagato, avranno una riduzione di pena per infermità mentale.
    Shylock the first

    • Quello che non sopporto e’ il protagonismo del papa’ e della sorella. Hanno perso figlia e sorella e in modo orribile. Ma il dolore deve essere cullato e maltito all’interno delle mura domestiche, in silenzio. Non sbandierato (senza lacrime) ai 4 venti ed alle centinaia fra giornalisti e curiosi.
      Quello che non sopporto e’ il fatto che cerchino di salvare un ragazzo reo confesso e che venga in un certo senso scusato per presunti problemi mentali.
      Poi, parliamo di statue, strade o panchine intestate? E’ un modo di pulirsi la coscienza. Vorrei ricordare il ponte Solesin. Anche qui, dispiace per la figlia e la sorella persa, una ragazza bella e giovane. Ma non certo martire. Era in un posto a divertirsi. Sfortunata? Si’, ma stessa sfiga dei giovani che prendono la macchina al ritorno dalla discoteca e si schiantano. Insomma, cerchiamo di non far diventare santi quelli che non lo sono. Diamo a Cesare quel che e’ di Cesare!

      • mai sentite tante str… tutte assieme, il genitore e la sorella hanno avuto un contegno davvero dignitoso e non soffrono affatto di protagonismo, e la povera Valeria, come Giulia, è morta a causa di volontà altrui violenta, non certo perchè sono andate in discoteca e poi hanno corso in auto magari avendo bevuto o altro…

        • Per Serena : non so come si permetta di scrivere ad un’altro commentatore ” Chicco” che non conosco, dicendo che scrive stron**ate, si limiti ad esprimere il suo pensiero.
          Impari a leggere quello che le persone scrivono, ci sono persone che la pensano diversamente dalla massa indottrinata dal pensiero unico.
          Comunque se non vuole leggere stron**ate può sempre dedicarsi ad altre letture, legga saviano,parenzo e &, ne scrivono molte di più.
          Shylock the first

        • Serena deve essere uno di quei kompagni duri e puri, se la cosa la fa IL partito è giusta e basta.
          Esimia, o esimio con una certa probabilità, io devo fare i complimenti a quel padre, al suo posto non so se avrei avuto il coraggio di vendermi le foto della stanza di mia figlia morta, di fare discorsi discutibili al funerale o andare da Fazio.
          Quella è l’oscena tivvì del dolore, piace ai vecchietti e a certe sub(sub)culture, parteciparvi non testimonia molto a favore della vittima.
          Detto questo, il nervetto scoperto “avenfo bevuto o altro”, appunto, identifica la tua appartenenza ad una certa parte politica in dismissione che ha tentanto di usare l’omicidio della povera ragazza ai suoi scopi di propaganda, tentativo ancora in corso, considerata l’idea pazzerella della statua in prato della valle (sindaco di sx e giunta e estrema sx). Ma, nonostante questo, i voti non vi arrivano lo stesso, anche perchè fare politica su morti violenti dopo aver sbranato per 20 anni il codice penale vi rende assolutamente poco credibili alle persone intelligenti (che sono la stragrandissima maggioranza).

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