Al 18esimo piano dell’Hybrid Tower di via Torino a Mestre l’avvocato Marco Sitran si è presentato come candidato sindaco di Venezia alle comunali del prossimo settembre oggi, lunedì 13 luglio.
Lista, programma e candidati presentati in un solo giorno. Venezia, Mestre e Marghera al centro del disegno politico, città legate per storia e tradizioni ma così diverse. Tenute sotto un’unica guida politico-economica e come parte di un unico Comune, quando l’amministrazione avrebbe dovuto tenerle distinte fin dai tempi della rottura fra il sindaco Brugnaro e la lista di Gian Angelo Bellati, alle amministrative precedenti, ricorda Sitran.
Il primo cittadino uscente diventò anche sindaco metropolitano di fatto svuotando, dice Sitran, questo livello istituzionale delle sue potenzialità, in termini di decentramento politico. Oggi Gian Angelo Bellati è alla Hybrid Tower a sostegno dell’avvocato. C’è anche Maria Laura Faccini, di recente a capo di un suo comitato, da sempre a sostegno dell’autonomia della terraferma. Nell’autunno del 2019 lei, Bellati e Sitran fra altri sostennero assieme il referendum per la separazione di Venezia e Mestre. Le fila del discorso per Sitran vanno riprese da lì.
«Crediamo in coloro che ci hanno sostenuto», dice. L’amministrazione deve perseguire orientamenti diversificati e adeguati alla soddisfazione delle diverse esigenze presenti nella popolazione di ogni singola realtà, si legge nel programma. «Occorre dare smalto e rappresentatività alla Città Metropolitana», spiega Sitran, la cui autodeterminazione resta imprigionata ai livelli istituzionali superiori, cioè la Regione della Lega, che dovrebbe avere solo un ruolo di coordinamento degli enti locali.
IL PROGRAMMA E L’AUTONOMIA
Il secondo livello istituzionale per Sitran è rimasto finora chiuso in un cassetto, insieme all’elezione diretta degli organi che è il presupposto per uno sviluppo sostenibile e la nascita di infrastrutture veloci per collegare realtà autonome: «una grande area metropolitana che connette i vari centri, Venezia, Mestre e Marghera – per Sitran – previo scorporo del grande Comune. Così si creano le premesse per lo Statuto speciale».
Oltre al sindaco di Venezia, sono previsti nella Lista Sitran due pro-sindaci per Mestre e Marghera e bilanci separati. «Il vero federalismo passa dall’autonomia dei Comuni. Salva Venezia e salverai il mondo», il motto del candidato che vede nella città lagunare la sede ideale di un’agenzia che tuteli l’ambiente, «non museo a cielo aperto e pietre da preservare per un turismo distratto».
Porto Marghera va riconvertita e rivalutata, «abbiamo il primato di morti per overdose, vorremmo trasformarla in una nuova cittadella del cinema a livello europeo». Sì al turismo, ma quello dell’accoglienza qualificata, spiega, e non come unica fonte di reddito: il Covid ha mostrato cosa accade senza alternative.
«Sì alla residenzialità, che si sviluppa favorendo artigianato e imprese locali anche a Venezia, con contributi a fondo perduto fino a 200 mila euro all’anno ogni tre anni. No alla nascita di altri residence – dice Sitran – la Vida, l’area ex gasometri e l’orto botanico sono forzature del piano regolatore, pezzi di Venezia sottratti alla venezianità».
La divisione del Comune è premessa per attivare la Città Metropolitana ed eleggere in maniera diretta gli organi dell’ente: è un passo necessario, premessa per il rispetto delle diversità dell’area metropolitana», dice Sitran.
LA LISTA: PRIMI NOMI E RUOLI
Marco Sitran (candidato sindaco), Giancarlo Coluccio (assessore alle attività produttive), Eddy Fedato imprenditore, Sebastian Silvestri operatore del mercato ittico, Luca Sbrogiò odontotecnico, Simone Cingarlini ristoratore, Eugenia Rico scrittrice, Lionello Bagolin (assessore al turismo), Benedetta Bernabei operatrice culturale, Diego Perini autista delle ambulanze per il 118, Andrea Zinato docente universitario, Silvia Salmaso imprenditrice, Doriana Guidolin dipendente pubblica, Roberta Puccioni esecutore amministrativo, Giorgio Spanio imprenditore, Leo Messana operatore informatico, Luciana moglie di Fausto impiegata alberghiera e Gabriele Meazzo, imprenditore.
A.G.