Un altro, orribile, violento episodio ai danni di personale sanitario si è verificato all’interno di un pronto soccorso in Veneto. All’Ospedale San Bortolo a Vicenza un uomo di 34 anni, straniero, era in cerca di informazioni sullo stato di salute del padre, ricoverato presso la struttura ospedaliera. Non avendo ricevuto risposte soddisfacenti da una dottoressa di 26 anni, l’uomo ha reagito con violenza, insultando la giovane e tentando di strangolarla. L’uomo è stato arrestato per lesioni e interruzione di pubblico servizio.
Grazie all’intervento tempestivo dei presenti, l’aggressore è stato fermato e allontanato dalla vittima, per questo la dottoressa è fortunatamente sopravvissuta, altrimenti le conseguenze potevano essere ben diverse. Il medico ha comunque riportato dieci giorni di prognosi a causa dell’attacco che le ha impedito di respirare per qualche attimo provocandole mancanza di ossigeno durante l’aggressione.
La vicenda ha suscitato grande preoccupazione tra gli operatori sanitari e la direzione ospedaliera, che hanno organizzato un sit-in di protesta e di solidarietà davanti all’ospedale. Inoltre, in collaborazione con la Regione Veneto, stanno organizzando corsi di formazione per insegnare al personale a riconoscere le situazioni potenzialmente a rischio e a mettere in atto tecniche di contenimento e autodifesa nei casi più gravi.
L’aggressore è stato rilasciato dalle autorità, dopo una notte passata in camera di sicurezza, poi si è scusato e si è detto disponibile a corrispondere un risarcimento in denaro alla dottoressa. Tuttavia, questo non riduce la gravità dell’episodio e la necessità di adottare misure concrete per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e prevenire futuri attacchi.
cioè questo ha quasi ammazzato (strangolato) una persona, sta una (una !!!) notte in cella e la mattina dopo si scusa e viene liberato ???