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Catturato piromane al Lido, stava incendiando pineta Alberoni

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Ore 20.30 di ieri sera. Un abitante al Lido, in quel momento a passeggio con la propria famiglia in zona degli Alberoni, ha distintamente avvertito un forte odore di fumo notando, subito dopo, una persona che si allontanava di corsa dal luogo da cui il fumo proveniva.


Il lidense ha subito capito che era stato dolosamente acceso un incendio a poca distanza. Infatti, l’uomo che scappava aveva appena incendiato alcuni fogli di carta di giornale e li aveva collocati sotto ad un mucchio di aghi di pino secchi.

Il cittadino, mentre segnalava quanto stava accadendo al 113, si è subito prodigato per togliere la carta, ancora in fiamme, da sotto il cumulo di aghi di pino, facendo sì che le fiamme non si propagassero a tutta la zona.
Tutta l’area, infatti, è compresa nell’ambito dell’ “Oasi Protetta Alberoni”, ovvero una zona naturalistica salvaguardata per legge.

Sul posto è subito intervenuta la pattuglia della Polizia in servizio al Lido, coadiuvata da un Sovrintendente della Questura già  presente anche se fuori servizio, che era stato chiamato per l'accaduto.

Il sospettato, che nel frattempo aveva provato ad allontanarsi dal luogo dell’accaduto fino a giungere all’arenile della spiaggia, è stato così bloccato dagli agenti e condotto presso il posto di Polizia di via Dardanelli. Qui è stato identificato. Si chiama M. A., ha 40 anni ed è veneziano residente alla Giudecca.
Il piromane ha ammesso di aver voluto appiccare il fuoco, mentre sono tuttora in corso indagini per stabilire le motivazioni dell'inspiegabile gesto.

Al termine degli accertamenti effettuati dai poliziotti del Lido, l'uomo è stato posto in stato d’arresto per il reato di incendio doloso boschivo con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di un’area protetta.

Il Questore di Venezia Fulvio Della Rocca ha inteso ringraziare pubblicamente il lidense che ha segnalato tempestivamente quanto stava accadendo e si è prodigato sia nella cattura del responsabile dell’incendio sia nel prodigarsi nello spegnimento tempestivo delle fiamme che stavano diventando estremamente pericolose, mettendo così a rischio l’incolumità  pubblica e l’intera zona.
Un senso civico e morale che ha poi consentito alle Forze dell’Ordine di chiudere positivamente un fatto che poteva avere conseguenze ben peggiori.

[20 giugno 2011]

Giorgia Pradolin

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