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Case pubbliche: nuovi affitti

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Case pubbliche: simulazioni dei nuovi canoni di affitto Erp oggi in Commissione consiliare. I nuovi correttivi alla legge regionale prevedono l’innalzamento della soglia dell’Isee per restare negli alloggi pubblici e la cancellazione dell’Iva che era stata introdotta per le case Ater, che verrà assorbita nel canone.

Sono salvi i 5.530 assegnatari delle case pubbliche, di Ater e Comuni, che avrebbero dovuto lasciare gli alloggi senza l’introduzione delle modifiche alla legge regionale n.39 del 2017. A dover consegnare le chiavi saranno 270 famiglie, sempre che la loro situazione patrimoniale non cambi nel corso dei prossimi due anni.

Oggi a Palazzo Ferro Fini, nel corso della Seconda Commissione consiliare regionale “Politiche del territorio” sono state illustrate le simulazioni dei nuovi canoni di affitto, riferite alle posizioni di tutti gli inquilini delle case di edilizia residenziale pubblica in Veneto.

Tra le proiezioni, fa sapere la Regione, sono stati elencati i risultati degli effetti che produrrà la modifica legislativa, introdotta con il collegato alla Legge di bilancio regionale.

Con questa modifica alla legge, solo 270 assegnatari usciranno dai regimi dell’Erp (edilizia residenziale pubblica) trascorsi i 24 mesi per il supero dell’Isee di permanenza. La soglia dell’Isee-Erp di permanenza è stata elevata, con modifica alla legge, dagli iniziali 20.000 euro a 35.000 euro.

Se non si fossero apportati i correttivi alla Legge regionale n39 del 2017, il numero degli assegnatari che avrebbe dovuto lasciare la casa pubblica sarebbe stato ben più alto, circa 5800.

Inoltre, sono 40.500 gli assegnatari che, con l’introduzione delle modifiche al regolamento, potranno avere delle modifiche, in riduzione al canone. “Si basti pensare – comunica la Regione – che fra queste vi è l’assorbimento dell’iva sul valore del canone”. Per oltre 10.000 assegnatari (a luglio erano 7.200) vi è comunque una riduzione del canone rispetto a quello applicato con la precedente Legge regionale sugli alloggi pubblici, la n. 10 del 1996.

“A conferma della bontà della nostra scelta – sottolinea l’assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin – faccio presente che per i 734 contratti, a seguito di nuove assegnazioni, per nuclei familiari con Isee-Erp fino a 20.000 euro, il canone medio mensile è inferiore a 90 euro.”

“Un canone sociale – precisa l’assessore – che conferma come la nuova legge vada incontro ai bisogni delle famiglie con redditi e patrimonio contenuti rispetto alle famiglie che già abitano una casa pubblica”.

Nel corso della prossima seduta la Commissione esaminerà la modifica al regolamento, oggi anticipata attraverso le proiezioni.

“In questo modo – conclude Lanzarin – la Giunta potrà licenziare entro dicembre il provvedimento che permetterà di ricalcolare al ribasso i canoni di locazione.”

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