“Le promesse vanno mantenute. Soprattutto quando si dà la propria parola. Prima di Natale il Crocifisso della cappella dell’Hospice ‘Le Vette’ deve tornare”. Lo affermano i consiglieri di Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà Stefano Casali, Andrea Bassi e Fabiano Barbisan.
“Rimanemmo e siamo ancor oggi basiti per quanto accaduto a Feltre – spiegano i consiglieri – Lo scorso marzo lo storico Mario Gris aveva appreso la notizia da degli amici della mancanza del crocifisso della cappella, mentre all’interno della stessa erano presenti simboli e libri di altre religioni. Gris aveva subito segnalato il grave fatto alla direzione del Centro. La triste risposta non tardò ad arrivare: il cappellano si giustificò dicendo che per pregare non serviva la presenza del crocifisso. Pochi giorni dopo, il 30 marzo 2017 il Gazzettino riportava la comunicazione che la croce sarebbe tornata all’interno della struttura”.
“Tale annuncio non ha mai avuto il seguito sperato: quel crocifisso non è mai stato riposizionato nella cappella. Così cittadini e i famigliari delle persone ospitate si sono mobilitati per sensibilizzare anche il Papa. Vogliamo ancora una volta sottolineare il significato del crocifisso – puntualizzano i consiglieri del Centro Destra Veneto – quale simbolo di pace, di speranza, che incarna i valori sociali e culturali profondamente radicati nella nostra tradizione e storia. La storia che dovrebbe conoscere anche il cappellano dell’Hospice ‘Le Vette’. Il rispetto per le altre culture, non vede far dimenticare le nostre radici”.
“Nell’attesa che la richiesta venga evasa al più presto – concludono Casali, Bassi e Barbisan – ricordiamo che il Crocifisso, insieme al presepe, sono segni indiscutibili di una civiltà, valori, tradizioni che hanno contribuito nei secoli a formare la nostra società. Pertanto auspichiamo che la Direzione del Centro ”Le Vette” di Feltre ripristini, almeno entro Natale, quanto ha sottratto agli ammalati e ai loro famigliari”.