Erano tante le speranze per questo Venezia ad inizio campionato, con Michele Serena che aveva sostituito Alessandro Dal Canto e la voglia di centrare qualcosa di importante, magari anche i playoff. Ed invece la squadra lagunare ha sì raggiunto la salvezza, ma non ha mai sfiorato il gruppo di testa del campionato.
«È mancata la continuità» ha ammesso Serena «anche se devo riconoscere che le prime della classe hanno qualcosa in più di noi, anche quanto a progetti e soldi. Non c’è stato quel filotto di vittorie e quando lo avevamo trovato, poi lo abbiamo vanificato».
Serena sa anche quanto conti il ruolo della fortuna: «Poche volte abbiamo raccolto più del meritato e ci siamo persi tanti punti per strada. Viceversa, in alcune occasioni abbiamo ottenuto meno, come a Pavia e con il Bassano nell’andata. In generale, abbiamo sempre fatto partite di buon livello, eccetto a Lumezzane e il primo tempo in casa con la Pro Patria».
L’allenatore è stato, nell’ultima partita, penultima di campionato, acclamato dai tifosi, nonostante la sconfitta con il Pro Patria. Una sconfitta che ancora brucia al mister «Loro avevano più motivazioni di noi e peccato nel finale per quella palla di Giorico finita sulla traversa. Grazie alla curva per l’incoraggiamento, ci hanno sempre sostenuti. So di essere uno di loro».
Redazione
09/05/2015
Riproduzione vietata