“E’ un condizionatore d’aria degli anni ’70, consuma tantissimo e nessun privato lo userebbe. E’ solo uno spreco”.
Luigi Brugnaro, neo sindaco di Venezia, ha colto l’esempio del sistema di condizionamento dell’aria dell’aula consigliare a Ca’Farsetti, per dare una anticipazione del suo pensiero su cosa fare nella ‘macchina’ pubblica.
“E’ vecchio, datato e costoso – ha detto Brugnaro -. Qui i primi soldini che si raccolgono bisogna spenderli anche per queste cose perché con poco sicuramente si può risparmiare e reinvestire tanto”. Per Brugnaro, bisogna puntare subito al risanamento del bilancio comunale senza vendere nulla per poi seguire il percorso del programma partendo dalla sicurezza, con una centrale unica delle forze di polizia, per passare alla questione bonifiche ambientali da semplificare, togliere la Ztl in terraferma e cambiare il regolamento edilizio in centro storico. Tra gli altri temi da affrontare nei prossimi mesi, il turismo per limitare l’assalto quotidiano alla città storica spalmando appuntamenti di rilievo in terraferma; la questione Grandi navi a San Marco; le nuove infrastrutture, come le ciclabili da concludere, o la questione trasporti, con attenzione alle disabilità. Poi, “quanto serve per cablare tutta la città ed attrarre investitori ed esportare con le Università la cultura”.
Brugnaro, prima volta a Ca’ Farsetti: “Condizionatori d’aria degli anni ’70 che nessuno userebbe”
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