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Bentornati turisti a Venezia. Tutti contenti ora. Lettere al giornale

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Bentornati turisti.
Mercoledì. Motoscafo 4.2 che alle 17.20 imbarca al pontile di San Pietro in direzione Fondamente Nuove.
Primi posti, rigorosamente quelli riservati agli invalidi, una coppia nonostante tutta la cabina sia per metà libera.
Evidente che sui quei posti c’è più spazio per stendere le gambe.
A proposito di gambe : l’uomo (?) con le scarpe sui sedili davanti per stare più comodo.
Al momento della ripartenza dalla fermata della Celestia il marinaio però butta l’occhio in cabina e si avvicina all’uomo avvisandolo di qualcosa.
Il turista non capisce allora l’addetto gli fa segno con due dita che deve alzare la mascherina.

Vedo infatti in quel momento che, pur indossandola, diversamente dalla signora, la tiene solo per coprire il mento.
Il turista fa si, si, con il capo ma mascherina, scarpe e culi restano dove erano prima.
Non fa neanche il gesto di tirarla su per finta. E il marinaio non gli ha detto nulla delle scarpe sui sedili.
Ma non lo si può neanche colpevolizzare, pare un ragazzo in gamba questo con la barbetta, perché deve essere una battaglia continua contro l’inciviltà. Di questi tempi poi…
La morale di questa segnalazione è solo questa: finalmente sono tornati i turisti. Bentornati turisti.
Adesso sarete contenti, no? Molti di voi senz’altro, così possono guadagnare: schei, schei…

E per quelli di voi che adesso cominceranno a dire che ero io che dovevo andare a fare baruffa , vi confermo che l’ultima volta in linea 1 sono stato preso così a male parole che sono stato male due giorni. Si perchè, se ripresi, rispondono aggredendo, ho già visto.
Vi confermo che ora ho 70 anni e ho la pressione alta, e che ho già fatto tutte le mie battaglie che potevo per difendere questa sempre più martoriata Venezia.
Adesso spero che le foto di questi signori vadano sul web e si riconoscano e magari si vergognino un pochino.

Ciao

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9 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. E’ vero, si vedono molti turisti maleducati ma credo che la nostra attenzione viene attirata da questi perchè casi ovviamente irritanti ma la stragrande maggioranza sono persone educate e rispettose. Anzi molte volte sono loro costretti a chiudere un occhio, ad esempio quando viene loro servito un caffè dal costo maggiorato rispetto al cliente abituale veneziano…

  2. Faccia un reclamo ad Actv segnalando che il marinaio, seppur giovane e magari stufo, è stato indifferente. Non era fatica dire ai mascalzoni che non devono mettere i piedi sui sedili…
    Condivido il commento del sig. Testori, però mi rammarico che abbia in pratica difeso i turisti mascalzoni senza nulla dire sui piedi nei sedili.
    Turisti fuori da Venezia! Non è mai troppo tardi, non ne possiamo più: ora rimaniamo pure a terra per la Biennale o per l’assalto a Venezia e Lido dei pendolari del Veneto!
    Non parliamo dei plateatici che hanno invaso ogni angolo: nonostante sia permesso consumare all’interno degli esercizi, il Comune non ha revocato nulla! E bravo l’Assessore titolare di bar: nessuno solleva la questione del conflitto di interessi?
    Prof. Fabio Mozzatto

    • Caro concittadino,
      i piedi sui sedili sono una piaga che purtroppo non ci portano solo i turisti, ma anche molti giovani (e meno giovani) nostrani assai maleducati.
      Per il resto siamo d’accordo, i flussi turistici devono essere fortemente regolati (l’estate scorsa devo dire ve n’era un numero accettabile, ma le estati precedenti fare il tratto di Riva degli Schiavoni da S. Marco alla Pietà per prendere il battello per raggiungere una mia parente anziana a P.ta Sabbioni era un’impresa che richiedeva infinite sgomitate e sgattaiolate…), bisogna imporre forti sanzioni al turismo cafone, e bisogna garantire migliori servizi per cittadini, studenti e lavoratori, che non possono continuamente essere sopraffatti dai turisti. Nel caso dell’ACTV, gl’ingressi separati (troppi pochi, puntualmente disattesi dai marinai che aprono contemporaneamente le catene, e quelli del Lido funzionanti per tutti i possessori di Carta Venezia e non solo per residenti e abilitati) vanno implementati, e magari pure si dovrebbe provvedere a confinare i turisti in alcuni mezzi appositamente dedicati, separandoli così dal servizio ai cittadini ch’è nostro diritto.
      Cordialità,
      prof. Cristoforo Testori

  3. Se vedo gente seduta nella prima fila senza averne diritto, li faccio, alzare, mostrando loro l’adesivo dove si spiegano le categorie cui quei posti sono riservati. La maggior parte si cosparge il capo di cenere, ma qualcuno cerca di fare il furbo. Turisti ? maleducati di ogni dove, purtroppo.

    • Condizioni di trasporto ACTV, art. 7
      “I clienti sono tenuti a cedere il posto ai mutilati ed invalidi, per i quali sono riservati i relativi posti (art. 27 legge 30.03.1971, n. 118), nonché favorire le persone anziane, le donne in stato di gravidanza e le persone con bambini fino ai 6 anni di età.”

      Come vede, non vi è alcun obbligo di non sedersi nei posti di cortesia; viceversa si è tenuti a cederli, qualora qualcuno dei soggetti aventi diritto ne facciano richiesta. Perciò Lei è in torto nell’agire così quando non vi siano soggetti aventi diritto costretti a stare in piedi per via dell’occupazione del posto.

      • Caro sig tesori la legge da lei citata è ampiamente superata da quella sulla privacy. In moltissimi casi ( e ciò fa giurisprudenza ovviamente ) è stato stabilito che la persona invalida non deve essere obbligata a dichiarare il suo stato, ne’ tantomeno a dimostrarla .
        Va da se’ , ancor meglio con altri posti liberi, che le sedie per le persone in stato di disagio devono essere tenute disponibili.
        La ratio è: non si deve aspettare che un portatore di handicap si umili a chiedere ad un altro passeggero di alzarsi come lei vorrebbe.
        Altrimenti facciamo un salto indietro di vent’anni, non crede?
        ps: noto con rammarico che non si è espresso contro i piedi sui sedili, una cosa che non sa invece come difendere?

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