PADOVA | Colpo di scena, per così dire, nella vicenda ormai denominata da tutti del 'bambino conteso', quella in cui è stato coinvolto il bimbo di 10 anni di Cittadella prelevato a forza da scuola con l'aiuto della forza pubblica mentre telecamere riprendevano tutto e il tutto è andato in onda su Rai Tre durante la trasmissione 'Chi l'ha visto'.
Il nuovo aggiornamento della vicenda vede, per così dire, una decisione in favore della madre del piccolo portato via da scuola: la Cassazione ha accolto il ricorso della madre. Lo ha annunciato l'avvocato Girolamo Coffari, legale della madre del bimbo.
Il bambino era stato prelevato a forza da scuola in ottobre in esecuzione di un provvedimento di affidamento al padre ma ora la Cassazione ha annullato con rinvio alla Corte d'appello di Brescia il decreto dei giudici di secondo grado di Venezia.
«Ora ritorna ad essere efficace – sostiene l'avvocato Coffari – il pronunciamento del tribunale dei Minori che aveva affidato il piccolo alla mamma. Notificheremo la sentenza alla casa famiglia dove si trova il minore e al padre. Sia chiaro però che mi farò garante affinché il bambino continui a vedere il padre. In caso contrario rimetterò l'incarico affidatomi dalla signora».
La Cassazione, secondo le prime informazioni, avrebbe deciso l'annullamento perché l'appello, sostiene la difesa della donna, non avrebbe esaminato le critiche mosse dalla madre all'accettazione della “Pas” (“sindrome da alienazione parentale”) presa invece come elemento centrale nella scelta di affido del bambino al padre. In pratica, alla madre del bambino sarebbe stata tolta la patria podestà in base al fatto che il minorenne soffriva della una malattia psicologica.
Ora piazza Cavour ridà speranze alla mamma del bambino e dispone un nuovo processo.
Mario Nascimbeni
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[21/03/2013]