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Balotelli al Milan… Il ritorno del figliol prodigo. Ancora

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balotelli al milan il ritorno del figliol prodigo

Se lo staranno sicuramente chiedendo i tifosi del Milan, cosa avranno mai fatto di male per meritarsi il ritorno di Mario Balotelli?
Non sono bastate le parole di Berlusconi che lo definiva una mela marcia, non è bastata una stagione fallimentare a Liverpool, dove allenatore e compagni lo hanno praticamente emarginato con disonore.

A nulla sono servite le prestazioni incolore e il grande stupore di giocatori ed ex giocatori della Premier.
I rossoneri se lo sono ripresi, in prestito ma pagandone parte dell’ingaggio. Perché questa operazione? Soprattutto dopo aver speso quasi quaranta milioni di euro per Bacca e Luiz Adriano.

Questo è uno dei misteri del calciomercato e soprattutto resta uno dei più grandi casi di seconda occasione mai visti.

L’attaccante per oscure ragioni, continua ad essere considerato un talento ancora “inespresso” e la giovane età (anche se a 25 anni si dovrebbe essere nel momento migliore), continua a illudere presidenti e allenatori. Cosa avrà mai fatto Balotelli per meritare l’ennesimo treno da non perdere, quando altri giovani atleti meriterebbero almeno una chance? Evidentemente dietro a questo giocatore devono esserci altri interessi perché altrimenti non si spiega tutto questo e neppure la rinuncia della percentuale da parte dell’agente Raiola.

Nel frattempo il Milan in campionato ha steccato alla prima giornata, due goals subiti, zero fatti e un gioco che stenta ancora a dare i propri frutti. Ma le altre grandi non hanno fatto certamente di meglio: la Juventus è caduta in casa con l’Udinese, la Roma non è andata oltre il pareggio a Verona e l’Inter ha vinto in extremis secondo grazie all’ultimo acquisto Jovetic.

Sarà un caso ma tutti quelli che in Premier League trovavano posto in panchina, da noi sembrano fuoriclasse. Jovetic, Gervinho e Dezko ne sono un esempio.
Ora anche Super Mario arriva dal campionato inglese, forse come sostiene lui l’esperienza di padre l’ha fatto maturare e cambiare. Sa che non potrà deludere Sinisa Mijalovic e soprattutto il presidente Berlusconi, che tra l’altro sull’affare non ha ancora espresso la propria opinione.

Azzardando una ipotesi, dietro questa operazione può esserci un tentativo di recuperare una attaccante anche per la Nazionale italiana. A conti fatti la mediocrità dei goleador a disposizione di Antonio Conte (dove in un mondo normale Luca Toni a discapito dell’età, potrebbe benissimo giocare titolare), necessita di qualcuno forte fisicamente.

Pellè, Immobile, Zaza sono discreti professionisti che però si ritrovano a vestire l’azzurro proprio per la scarsità di alternative. D’altra parte ci lamentiamo della mediocrità del calcio italiano e della sua mancanza di velocità e ci riprendiamo anche il trentatreenne Antonio Cassano, anche lui sull’ennesimo treno.

Alla fine l’unico che ha pagato è stato Cesare Prandelli, l’unico che fino all’ultimo ha creduto in Balotelli ed ora è ricordato ingiustamente come il fallimentare artefice del mondiale brasiliano.

Mattia Cagalli

27/08/2015

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