“Il piatto servito dalla Serenissima Ristorazione è immangiabile. Regione e Azienda Zero non possono far finta di niente, nascondendosi dietro la regolarità della gara. È indecente razionalizzare le spese scaricando tutto su centinaia di persone che adesso rischiano il posto. Non occorreva creare una nuova e costosa Azienda per fare appalti centralizzati e conseguire economie, lasciando a casa i lavoratori. Questo è doppiamente irresponsabile”.
Il consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin commenta così il caso della chiusura delle mense ospedaliere dopo l’appalto vinto dalla società vicentina, che ha un proprio centro di cottura a Boara Pisani. Il gruppo dem aveva espresso le perplessità, anche in un’interrogazione, sul capitolato di gara, poiché veniva esclusa la possibilità di usare le cucine ospedaliere per preparare i pasti (dove sono impiegate 850 persone) e l’unica società in Veneto ad avere un centro di cottura è, appunto, la Serenissima che adesso agirà in una situazione di monopolio, fornendo il cibo al 95% degli ospedali della regione.
“Lo scaricabarile è uno dei tratti distintivi di questa Giunta, ma c’è un limite a tutto. Secondo i sindacati ci sono circa 300 persone persone che con il cambio del servizio resterebbero a casa, però la Regione continua a ignorare la denuncia, poiché è una questione che riguarda l’Azienda Zero. Che, a sua volta, se ne lava le mani in quanto il suo ruolo di stazione appaltante è concluso e rimanda tutto ai contratti che le singole Ulss dovranno siglare con la Serenissima. È un modo di operare inaccettabile, i risparmi non possono essere fatti sulla pelle dei lavoratori”, ribadisce Azzalin dichiarando la vicinanza, a nome proprio e del Pd, ai dipendenti che manifesteranno martedì prossimo a Palazzo Balbi.