C’è il fumo, la confusione, si sentono le sirene delle ambulanze, le grida e i rumori. Le fiamme. Le persone che guardano la scena dall’alto, cercando di seguire i movimenti dei soccorritori. Le speranze che si mescolano alle preghiere. C’è la paura.
Sarebbero almeno 21 i morti e 12 i feriti nell’incidente dell’autobus precipitato a Mestre di questa sera. Alcune persone sono ancora disperse.
E’ un primo bilancio delle Prefettura ma “Il lavoro dei soccorritori è tuttora in corso – hanno riferito all’Ansa fonti delle forze dell’ordine, e un bilancio definitivo dei morti non è ancora possibile”.
Sul luogo dell’incidente è giunto anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “Un’immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto”.
“Una scena apocalittica, non ci sono parole”. Sono le parole del primo cittadino affidate a Facebook assieme ad un’immagine dell’incidente.
“E’ una tragedia dalle enormi proporzioni: il bilancio, provvisorio, parla di almeno 21, vittime e di più di 20 persone ricoverate negli ospedali del Veneto molte delle quali in gravissime condizioni. Purtroppo l’incidente ha coinvolto anche alcuni minori. È stata immediatamente attivata l’intera rete del SUEM 118 del Veneto. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Mestre, Mirano, Padova e Treviso. Sono state impiegate più di 20 ambulanze e sul posto è stato fatto convergere anche l’elisoccorso di Treviso. Le vittime ed i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani: sono ancora in corso le operazioni di estrazione e riconoscimento delle salme, ad opera dei Vigili del Fuoco, della Questura e dei sanitari, che ringrazio per i loro sforzi”, rende noto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
“Esprimo sin da ora il cordoglio dell’intera Regione Veneto a tutte le famiglie che in queste ore stanno vivendo un pesantissimo lutto o sono provate dalle condizioni dei loro cari feriti. Ho chiesto all’intera nostra sanità di mettere in campo ogni risorsa possibile per prestare il massimo dell’assistenza”, termina il Presidente.
Anche il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, in contatto con il Sindaco e il Prefetto della città, si è recato poco fa sul luogo del gravissimo incidente che ha coinvolto un autobus sul cavalcavia tra Mestre e Marghera. Il Patriarca prega e chiede preghiere per le vittime, tra cui anche bambini, per i feriti e per tutte le persone coinvolte nell’incidente.
Dal video di sorveglianza, si vede che subito dietro vi è un altro pullman, a poche decine di metri,il cui autista forse ha visto la dinamica. Spero che la testimonianza possa essere acquisita dalla magistratura
Terribile disgrazia ….il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie …..
Dov’è questo Dio? Colpisca almeno i colpevoli di questo incidente che ci sono. Un semaforo che sta dove non deve stare e lavori in corso in un cavalcavia troppo stretto per le emergenze e poi adducono la colpa ad un malore del conducente. Ho l’audio di testimonianza della fidanzata di un collega. Aveva già preso fuoco prima di precipitare. Quante ancora di queste disgrazie?
Domando per ignoranza di venesiana acquatica: se il bus fosse stato ad idrogeno, cosa sarebbe successo?