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Attacco a Londra: gente accoltellata a caso nel parco

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Attacco a Londra: gente accoltellata a caso nel parco

LONDRA. Tre morti in un attacco per strada in Inghilterra, ormai sembra non esserci più alcun dubbio: ‘è terrorismo’. L’allarme verso le 23 (ora italiana). I primi lanci: “Attacco nel parco, sangue e paura in Inghilterra”. “Morti e feriti in Inghilterra”.

Sulla dinamica dell’attacco si parla di diverse persone accoltellate sabato sera in un parco nel centro della storica città di Reading, circa 70 chilometri a ovest di Londra nella Valle del Tamigi.

Negli attimi confusi dei soccorsi le fonti ufficiali confermano due persone – soccorse da altrettante eliambulanze – sono ricoverate in rianimazione al Royal Berkshire Hospital, ma vi sono testimonianze che riferiscono pure di tre morti.

Sul posto sono intervenuti anche detective dell’antiterrorismo, a quanto riporta SkyNews. Ma sul profilo Twitter della polizia non s’ipotizzava ancora la pista terroristica. Con il passare delle ore, invece, si delineava un quadro più chiaro.

E’ tornata a colpire la mano jihadista in Inghilterra dove tre persone sono state uccise e diverse altre ferite in un accoltellamento di massa avvenuto nel parco di Forbury Gardens, a Reading, circa 70 chilometri a ovest di Londra nella Valle del Tamigi.

La polizia ha fermato un sospetto di “nazionalità libica”, secondo SkyNews. Le fonti ufficiali avevano riferito inizialmente che due persone – soccorse da altrettante eliambulanze – erano state ricoverate in rianimazione al Royal Berkshire Hospital e altre erano rimaste ferite in modo meno grave; ma a livello ufficioso sono stati poi confermati anche i tre morti.

Al momento l’intera zona è tuttora transennata e circondata dalla Thames Valley Police e dall’antiterrorismo, sullo sfondo di una indagine a vasto raggio con imponente schieramento di forze e mezzi.

Si segnalano anche perquisizioni in appartamenti di edifici circostanti: alla ricerca di possibili complici dell’arrestato, in un primo tempo indicato come un potenziale lupo solitario.

Appare viceversa ormai esclusa la pista della criminalità comune o dello scontro tra gang giovanili. Mentre non risultano legami fra l’episodio di violenza e il raduno antirazzista – uno dei tanti promossi di nuovo in questo weekend nel Regno Unito come in altri Paesi sotto le insegne del movimento Black Lives Matter (Blm), sulla scia della protesta innescata negli Usa dall’uccisione di George Floyd -, anche se la coincidenza temporale aveva suscitato in una prima fase qualche allarme.

Le autorità locali hanno invitato la cittadinanza a tenersi lontana dal parco e a non continuare a diffondere sui social media video amatoriali horror ripresi sulla scena; ma piuttosto a rivolgersi alla polizia per condividere tutto il materiale e le informazioni disponibili.

Tra i primi a reagire, Priti Patel, ministra dell’Interno del governo Tory di Boris Johnson, che via Twitter si è mostrata fin da subito “molto preoccupata” delle notizie rimbalzate a Londra da Reading. E “molto inquieto” si è dichiarato pure il leader dell’opposizione laburista, Keir Starmer.

Più tardi è arrivato poi il tweet di Johnson, “inorridito” per l’accaduto, “vicino col pensiero” alle vittime e alle loro famiglie, nonché “grato ai servizi di emergenza”.

In giornata si dà per scontata una riunione a Londra del comitato delle emergenze Cobra, destinato a rivedere l’allerta terrorismo nel Regno, abbassata nei mesi scorsi dopo gli ultimi attentati solitari come quello di London Bridge.

Nieema Hassan, attivista locale di Black Lives Matter, ha dal canto suo voluto sgomberare il campo da ogni equivoco su legami fra gli accoltellamenti e la manifestazione antirazzista pomeridiana svoltasi nel medesimo parco qualche ora prima. “I dimostranti – ha scritto su Facebook – erano pacifici e si sono coordinati con la polizia. Tutti coloro che hanno partecipato alla protesta di Blm stanno bene, nessuno è stato coinvolto, quando l’attacco è avvenuto ce ne eravamo già andati”.

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