Aperitivo per strada senza nessun rispetto per le norme di contenimento del virus, un carabiniere (libero dal servizio) fa osservazione e finisce picchiato.
Due le morali spicciole che si posso trarre dal malaugurato fatto, avvenuto a Schio, nel Vicentino: i nervi della gente sono scoperti (sia che appartengano alla maggioranza che segue scrupolosamente le avvertenze, sia che parteggi, in qualsiasi misura, per i negazionisti). L’altra invece è che la platea degli avventori dei bar non vuole sentire di veder limitata la libertà di aperitivo o del calice del vino a nessun costo. Difficile dire quale delle due rappresenti la realtà più triste e preoccupante.
Il fatto di cronaca di oggi,
riportato dal Corriere del Veneto, è avvenuto mercoledì sera verso le 19 lungo via Pietro Mascagni a Schio, nell’Alto Vicentino.
Clienti sorseggiavano prosecco e aperitivi lungo il marciapiede, a poca distanza dal bar (che aveva la serranda abbassata) a distanza ravvicinata tra loro senza mascherina, ovviamente, dato che stavano sorseggiando.
Il carabiniere di passaggio in bicicletta ha invitato i quattro uomini a rispettare il Dpcm, ma questi hanno avuto una reazione opposta rispetto a quella auspicata con la raccomandazione.
Gli animi si sono subito scaldati, nonostante il militare si sia qualificato con tanto di tesserino, e il gruppetto si è ribellato all’ “intromissione”.
Uno, in particolare, è partito con offese, minacce ed un pugno.
Risultato:
multa ad ognuno di loro di quattrocento euro per mancato rispetto delle norme previste dal Dpcm.
L’aggressore invece ora – in aggiunta – si trova in capo una denuncia per il reato di violenza a pubblico ufficiale e lesioni.