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“Andarmene da Venezia per non restare mummificato nello scadimento della qualità della vita”. Lettere

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In risposta a: “In Terraferma per la casa figa col giardino. Venezia portata avanti dai veneziani che non si arrendono”.

Buongiorno, sono venuto a Venezia trenta anni fa, scegliendola fra altre possibilità di vita e lavoro proprio per amore di questa Città. Non ho bisogno di spiegarvene le diverse bellezze, i silenzi, la Laguna.
Ma e’ cambiata terribilmente!

Non parlo dei monumenti, continuamente restaurati e coccolati. Parlo della VITA. Vi ricordate cosa era 30 anni fa (non 200) il mercato del pesce di Rialto? Entrambi i portici pieni di bancarelle. Ora si è no mezza … E così via.
Due anni fa ho sentito di dovermene andare, per non restare mummificato nel processo di scadimento della qualità della vita della città.

Non parlo della bellezza della Città: dico che per comprare qualcosa di appena più complesso di una vite in ferramenta devi andare a Mestre mettendoci mezza giornata; che per un crescente numero di servizi sanitari devo raggiungere l’ospedale dell’ Angelo che e’ pure scomodo, eccetera eccetera.
Queste le considerazioni.

“Dall’anno scorso vivo a Marghera, tutti mi chiedono: com’è via da Venezia?”. Lettere

Poi, se chi ha scritto la mail precedente alla mia, si accontenta di aver fatto un mutuo di 30 anni per comprarsi una casa di 50mq, complimenti per la costanza e l’attaccamento …. Ma non ne vale la pena!

Cordiali saluti,

Vittorio U.

(lettera firmata)

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33 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Purtroppo il posto più inquinato è la Giudecca dove tantissimi abitanti muoiono. Persi molti conoscenti negli ultimi anni. Se per te andare in barca in bacan è un piacere siamo tutti felici per te. Ma Venezia non è una città vivibile come 30 anni fa. Stiamo parlando di un’altra città. Con la legge speciale era curata, ora è così trascurata, che chi come me che l’ha conosciuta splendente, soffre e non crede che qualcuno ci viva bene. Nella graduatoria della vivibilità delle città italiane si trova molto lontano dai primi posti e ogni anno si allontana sempre più. Ci sarà un perché. È stata svenduta da chi ama i skei!!!!!!!! Veneziani godetevela e per favore non venite in campagna. Grazie

  2. Siamo una coppia di pensionati valdostani proprietari dallo scorso aprile di un appartamentino a Murano. Da allora abbiamo passato quasi quattro mesi in laguna. Murano è una meraviglia: alle 4 del pomeriggio i turisti se ne vanno e fino alle 11 del giorno dopo non ritornano. Venezia è a 10 minuti di vaporetto e se eviti i fine settimana specie intorno a San Marco e Rialto la giri in tutta tranquillità. E’ vero ci sono sempre più negozi che vendono porcherie made in Cina e una quantità impressionante di posti per bere e mangiare… Però siamo felici tutte le volte che, lasciata l’auto a Mestre, l’autobus passa Ponte della Libertà!

    • Dallo scorso aprile, quindi avete vissuto gli ultimi mesi del Covid, cioè gli ultimi di relativa vivibilità.
      Ci risentiamo più avanti, quando aprono tutto e ritorneranno i visitatori nel numero che arrivavano prima, è a quello che si riferiscono le lettere.
      Un assaggino ce l’avrai nei giorni di carnevale , ma forse essendo pensionati in vacanza ti divertirai, e te lo auguro.
      Poi la differenza ce l’avrai quando aprono la biennale a marzo, e infine tutta l’estate con i visitatori che vanno a Murano, Burano, ecc.
      Allora lì, se sei onesto, prova a immaginare se devi andare al lavoro o ad andare a prendere il bamb ino a scuola e vieni a dirci se riusciresti

  3. “scadimento della qualità della vita” a Venezia? no vabbè…
    Mi permetta, ma di quale Venezia sta parlando? non certo della Venezia isola della laguna, dove la vita culturale non ha eguali in altri luoghi! suvvia, ve ne prego, di cosa stiamo parlando?
    Mi perdoni, non posso crederci.

  4. Leggete in quest’anteprima cosa ne pensa degli amministratori di Venezia l’autrice del libro.
    Anteprima di un libro:
    Privati di Venezia – Paola Somma – Google Libri
    books.google.it/books/about/Privati_di_Venezia.html?id=EptKEAAAQBAJ&printsec=frontcover&source=kp_read_button&hl=it&newbks=1&newbks_redir=1&redir_esc=y

  5. Sono arrivato a Venezia 30 anni fa per lavoro, posso si dire che è stato amore a prima vista, da 30 anni ci vivo, ma, mio malgrado, devo dire che in questi anni ho visto gradatamente lo scempio, il degrado e svendita che le amministrazioni locali hanno fatto. Si, hanno venduta Venezia e lo stanno ancora facendo agli stranieri, stiamo assistendo ad un’invasione di cinesi, Bangladesh, albanesi ecc. ecc., si stanno accaparrando una grande fetta per non dire tutta di tutte le attività commerciali , bar, ristoranti, banchetti vari, alberghi ecc. ecc..
    Ormai Venezia e diventata il ritrovo di personaggi che hanno tutta la libertà di delinquere con scarsi controlli. La sera si assiste a risse di ogni genere, persone ubriachi che in giro per le calli indisturbati, coppiette che fanno sesso indisturbati davanti a tutti. Devo dire solo : povera Venezia come ti hanno ridotto.

  6. Hanno poco da blaterare…. A Venezia ci devi essere nato e viverci….. Al dì là di tutti i problemi logistici, io non me ne andrei, ci sto bene ci vivo….. In una città che è tutta un opera d’arte….. Inquinamento…. Ma non fatemi ridere….. Non sapete neanche cosa vuol dire….

  7. Nel 1980/81…la frequentavo da giovane militare, mi ero innamorato della Serenissima, ero di stanza in Veneto e non avendo fidanzata a casa, la domenica andavo a scoprire vie, calli e sotoporteghi…. Ci torno anche adesso, per me é sempre Lei…bisogna un pó informarsi ai tempi ma Lei é eterna….. La dobbiamo amare comunquesia..san marco lo vuol

  8. Sono nata a Mestre vivo a Mestre in Villaggio San Marco poco distante dal Parco San Giuliano e lavoro a Venezia. Chi ha governato Venezia in questi anni ha compiuto uno scempio permettendo la svendita della città ai turisti e tutto è stato fatto a favore di un turismo necessario ma che non doveva e deve prevalere sulla vita della città e dei cittadini che resistono, sempre più pochi e soli. Non è andata bene nemmeno a Mestre sempre più cementificato , alberghi su alberghi , nuove costruzioni di cui non c’è un reale bisogno. Vediamo progetti assurdi come la Torre di viale San Marco dove si fa scomparire un terreno inizialmente predisposto a verde attrezzato per costruirci un edificio di 70 metri ed un ulteriore supermercato e centro commerciale di cui non c’è bisogno è non mi soffermo a parlare del progetto che incombe su Marghera e sul Parco San Giuliano. Esiste anche in terraferma un esodo verso i paesi vicini con più verde ed una dimensione diversa di vita. La qualità dell’aria è pessima del resto anche quando il polo chimico funzionava non era delle migliori. Cosa fare? Iniziare a ricostruire dal basso dal tessuto sociale con incentivi ed aiuti per chi torna a vivere in città, per chi apre attività di negozi di vicinato riportando i servizi basilari ai cittadini invece che a toglierli, investire su cultura pepe dare anche al turismo connotazioni diverse. Rispettare le persone ed i cittadini è basilare. I tempi saranno lunghi resistenza e resilienza per Venezia e per Mestre e nell’espressione della scelta di chi deve governare la città scegliere chi è in grado e disposto a servirla nel rispetto del l’unicità e non a servirsene.

  9. Ho vissuto a Venezia tre bellissimi anni frequentando il Morosini in Sant’Elena dal 1979. Sono grato a Venezia ed ai Veneziani per l’accoglienza che mi hanno riservato e non mancò mai di tornare il più spesso possibile a godermi la città nei suoi luoghi più nascosti.
    Vivo a Firenze in centro città e quindi capisco le varie problematiche legate al turismo e le difficoltà di vivere una città difficile, ma la sua bellezza ripaga qualunque difficoltà. Tornerò sempre, nonostante tutto. A presto.

  10. È ovvio che in base alla tua fase della vita Venezia ha diverse attrazioni. Se sei in pensione puoi goderti la città come un turista, se puoi viaggiare facilmente puoi mettere in prospettiva la mancanza di servizi locali con l’ampliamento della tua zona giorno, se lavori i vaporetti affollati sono una diga per la serenità della vita all’interno della Serenissima, e per chi ha pochi soldi, l’alto costo della vita ti relega in disparte come indesiderabile ad una scelta della società museale per un patrimonio di monumenti e non di arte da vivere insieme. Una magistrale perdita di umanità! Senza biodiversità, l’ambiente si deteriora molto rapidamente.

  11. La maggior parte di interventi e commenti che si leggono qui sono, nella migliore delle ipotesi, ridicoli. L'”alta qualità” della vita a Mestre e Marghera è un evidente ossimoro, e chi è felice di aver lasciato il Lido per la campagna perché Venezia è la “città più inquinata d’Italia” forse ignora che quell’inquinamento riguarda proprio la terraferma e non certo Burano o Malamocco. Sarebbe poi interessante sapere che cosa ne pensano i soddisfatti mestrini della separazione in due comuni separati: forse non se la sentono di lasciarci soli, noi poveri veneziani che siamo all’80% ultrasettantenni? La bruttezza e la tristezza di Mestre è pari solo alla disperazione del centro storico, è vero, ma che le vittime dello spopolamento diventino i primi denigratori della città più bella del mondo fa pensare solo alla favola della volpe e dell’uva. Quanto alla “puzza dei canali” sembra di leggere il pregiudizio di un turista quindicenne della periferia di Roma prima di aver visto Venezia. Auguri.

    • Malamocco mi dispiace smentirti Ma dai dati ARPAV È proprio nelle zone più inquinate,Io abito a Martellago adesso,l’aria è meglio che a Mestre e Venezia sono di fronte ai laghetti ed ho o solo verde parchi ed argini..a Venezia il verde ,la bici me le scordavo.. per non parlare della tragedia per muovermi ogni week end con moto o macchina dal momento che la laguna e il bakan vissuti da adolescente mi avevano più che stancato..

    • Stefano il tuo commento meriterebbe un pubblico di persone non ancora plagiate dai cattivi pensieri tipici di chi – ormai non più giovane e forte – rifiuta l’idea che Venezia e le sue isole, luoghi senza tempo, possano essere anzi siano la felicità di chi vi si trasferisce nel fiore degli anni. Brutta cosa la seconda, terza e quarta età di chi valuta la propria vita in funzione del tempo speso ad estinguere un mutuo. Gli occhi di chi ha voluto o dovuto vivere lontano dai propri confini comunali, regionali, nazionali (parlare una lingua straniera, abitare in una capitale, in quartieri dormitorio o sotto la pioggia costante) una volta a venezia vedono le stesse cose che vedi te.

  12. sono nata a Venezia dove nonostante i disagi del turismo, affitti carissimi, negozi altrettanto, a Venezia ci tengo molto, è la mia città. La sento mia dentro e non riuscirei mai a vivere in terraferma dove ogni tanto vado per qualche spesa ma però non vedo l’ora di ritornare a Venezia. Quando vedo il ponte della libertà e la laguna mi si apre il cuore.

    • come ti comprendo Patrizia!
      “È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”. “Diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa”. A.S.E.

  13. Le cose che hai detto sono reali, Venezia è molto combinata, è costosa e faticosa specialmente per chi non è più tanto giovane, ma passeggiare per questa meravigliosa città incontrare le persone vedere i bambini giocare in campo ti ripaga di tutto. Io ci sono nata e per niente al mondo andrei a vivere da un’altra parte

    • Bambini giocare in campo? Due o tre appena finita la scuola…
      Forse non te lo hanno ma stanno chiudendo le scuole: ogni anno accorpamenti per fare le classi.
      Bambini non ce n’è più. Le giovani coppie vanno via, non ce la fanno.
      E gli edifici vuoti delle scuole chiuse diven tano o diventeranno alberghi.
      Frutto anche questo della politica delle categorie che vogliono solo fare soldi coi turisti.
      Ciao

  14. I prezzi sono saliti alla stelle a cause della chiusura delle piccole case a Venezia , La chiusura casa doverebbe essere vietata dalla legge dal consiglio comunale. Cosi cittadini possbalita affitare casa .

  15. Buongiorno a Venezia ci sono tantissime merde dovunque cammini le trovi a volte le eviti ma altre no, padroni di cani che sono persone veramente incivili. Quindi fate bene ad andare via da Venezia

    • Certo, anche storicamente, quando cominciano a prevalere gli animali sugli uomini, è un segno di declino sociale. A Venezia, che è la città meno indicata per avere cani, c’è chi passeggia addirittura con tre. Chi rimane, è sempre più solo e cerca ovviamente la compagnia (inadeguata per la città) del migliore amico dell’uomo

  16. Personalmente farei carte false per poter vivere a Venezia, mio marito e’ alla ricerca di un appartamento in questa meravigliosa citta’. Sono nata sulla gronda lagunare i linea d’aria un paio di chilometri da Venezia (a Campalto) e da piccola quando la vedevo da lontano passeggiando sull’argine della laguna la consideravo una citta’ fantastica. Ora vivo a Mestre ripeto carte false farei per abitare lì. Venezia o la si ama o la si odia. Prima o poi mi trasferiro’ con immenso piacere, altro che vicino all’ ospedale.

  17. Venezia è fra le città più inquinate ,, d’Italia.Da lidense emigrata con gioia in campagna vi auguro di godere della innegabile bellezza della città muniti di una maschera antigas

  18. ah un altra cosa da puntualizzare…l’Ospedale Civile di Venezia ha qualche reparto che ancora è un eccellenza ,e parlo della Cardiologia,ad esempio ,i medici e il personale sono bravissimi,purtroppo,ci hanno tolto la chirurgia e gli interventi o si fanno a Mestre oppure fanno venire il professionista da là.Questo forse è anche peggio del discorso commercio,togliere ai cittadini dei servizi essenziali in un capoluogo di regione che conta pure migliaia di passaggi di turisti giornalmente,credo sia criminale.
    Ah .che..i monumenti siqno continuamente coccolati e rrestaurati,mi giunge nuova

  19. E’,vero che Venezia è cambiata in peggio,e la responsabilita’ è delle Giunte che si sono succedute,che hanno fatto scappare ,i veneziani.Il fatto che ci siano piú di 2000case sfitte di Ater e Comune(forse molte di piú) ha contribuito al 90% all’esodo.Il problema è la residenzialità,far rimanere le famiglie in loco,avrebbe certo,motivato alcuni di creare/e/o continuare il proprio lavoro in città,e magari attività ,ora morte e sepolte, a ripartire.
    Attività artigianali,botteghe di vicinato..
    Invece l’amministrazione/i ha lasciato che questa Perla ,venisse invasa dal commercio piú becero e schifoso,che ha ammazzato pure quello locale e autentico.Complimenti ..cosí si distrugge un capolavoro!

  20. I veneziani stanno bene a Venezia e chi li vuole in campagna o nel resto del mondo? Sono volgari, ignoranti, arroganti.. Che su tengano la loro puzza sotto al naso, noi preferiamo la libertà della terraferma che apre la mente e non la chiude come agli isolani spacconi.

  21. Mestre è la città più brutta d’Italia. La bellezza di Venezia compensa qualunque scomodità. Pura follia vivere a Mestre. Oltretutto droga, criminalità, inquinamento… allora tanto vale andare a vivere in altre parti d’Italia.. o all’estero. Ma Mestre è un suicidio spirituale.

  22. Se sei andato a vivere in “campagna” vuol dire che stai bene li.
    Chi ama Venezia vive Venezia.
    Personalmente preferisco di gran lunga vogare, girare con la mia barchetta e perché no anche girovagare x Venezia come un turista.
    Non faró la convenientissima spesa nei grandi ipermercati ma la sera posso uscire e godermi la Mia città.
    Ottima scelta resta a mes3 e goditi….cosa?

  23. Fate proposte, queste polemiche portano poco lontano , io vivo qui a Venezia, ma potrei vivere anche a Madrid o a Santiago o a Cadice, o farmi i miei fine settimana im montagna .
    Mi pare di capire che la lamentela fine a se stessa non porta di per se ad affrontare le CAUSE dei problemi e quindi le possibili soluzioni, sia per Venezia, che per Mestre.

  24. concordo. anche io ho scelto Mestre poiché non riconoscevo più Venezia. gli abitanti sono trattati sempre peggio, non c’è cura del cliente, le cose sono sempre più care, qualità scadente. preferisco vivere a Mestre e farmi una passeggiata a Venezia quando ne ho voglia

  25. Vale forse la pena godersi la vicinanza all’ospedale dell’Angelo? Chi vive Venezia, pur affrontando una miriade di problemi, si fa la vogatina, raggiunge il Bacan dopo il lavoro, magari va a comprare il pesce in barca. Non deve cambiare le gomme con la stagione, fare il tagliando, trovare parcheggio, respirarsi PM10, PM2.5. Aggiungo inoltre che la bellezza che circonda gli individui ne plasma carattere e attitudine. La bruttezza porta a bruttezza e la frustrazione degli automobilisti ne sono la conferma; è vero che non serve il carretto per fare la spesa, ma neanche il Maalox per il traffico. Se qualcuno si lamenta (io tra questi) per i vaporetti stipati, forse non ha preso il 2 a certi orari.
    Ognuno è libero di decidere dove vuole vivere, il problema vero è che persone che non vivono a Venezia ne hanno condizionato il declino.

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