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Allarme smog e moto ondoso a Venezia: nuovo strumento di misura in Rio Novo

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Richiesta urgente a Prefetto di Venezia: Rio Novo, pericolo per la salute

Mentre il Comune “pensa” (e nulla fa) i cittadini si muovono con una petizione e il prof. Mozzatto ottiene anche il monitoraggio delle polveri più pericolose: il PM 2,5.

L’inaccettabile inerzia del comune di fronte al pericolo per la salute dei i cittadini prosegue, mentre i natanti corrono indisturbati ad alta velocità nei rii della città, si susseguono gli incidenti mortali, smog e polveri sono alle stelle.

L’unica preoccupazione pare sia stata far tempestivamente ricevere le “categorie” dal Vicesindaco Colle, mentre altri cittadini non hanno ancora una risposta: figli di un dio minore?

Questa almeno è l’impressione, visto che nonostante il riconoscimento da parte della Ulss 3 del pericolo per la salute e il suggerimento di chiudere alcuni rii (come il Rio Novo, ad es.) inviato ad agosto scorso a Comune, città Metropolitana e Regione, queste ultime due di professano “non competenti”, e il Comune non risponde.

Tanto che il prof. Mozzatto, che da anni si occupa del problema, ha richiesto chiarimenti ai ministeri competenti, l’intervento del Garante dei Diritti della Regione, e chiesto ed ottenuto dalla Municipalità di Venezia e del Lido, che ringrazia, l’invio al Prefetto delle rispettive richieste di partecipare all’imminente tavolo sul moto ondoso e GPS, così come stanno facendo, anche alcune associazioni, gruppi ambientalisti e società sportive e di voga affinchè vengano rappresentati tutti i cittadini, e non solo “certe categorie”.

Nel frattempo il professore di musica ha pure ottenuto dall’Arpav l’installazione in Rio Novo, dal 2019, di un ulteriore strumento, per il controllo per le polveri più pericolose: il PM 2,5, nonché, dopo numerose segnalazioni, anche la deviazione di molte delle rumorose barche di Veritas, dal Rio Novo al Canale della Scomenzera, e ha coinvolto altri residenti che, impressionati dai dati sconosciuti ed allarmanti su smog e rumori in Rio Novo, si stanno organizzando aprendo una petizione, diffusa anche sui canali “social” per una “Venezia No Smog”.

Si attendono ora le cruciali decisioni del Prefetto, della Magistratura e dei Ministri interpellati.

Nel frattempo pare che il sistema di telecamere Argos in Rio Novo, proprio quando in appello il Comune sembrava avesse vinto contro i ricorsi al tar e l’annullamento delle multe, sia in fase di “dismissione”, lasciando probabilmente un pericoloso “vuoto” nel controllo dei rii, che rimane affidato a sporadici controlli col telelaser, in attesa, chissà fino a quando, del nuovo sistema collegato con la “Smart Control Room” (l’italiano che fine ha fatto…?).

Si vedrà. Per il momento, chi fa i fatti sono le Municipalità e i cittadini, in attesa di un nuovo Sindaco che magari pensi meno ad alberghi, stadi e navi, e un po’ più alla salute di veneziani…

Prof. Fabio Mozzatto – Veneziano D.O.C.

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