ALLARME SMOG A VENEZIA: IN GONDOLA SOLO CON MASCHERA ANTIGAS? TURISTI, TASSISTI E TRASPORTATORI I PRIMI A RISCHIO. LA CENTRALINA IN RIO NOVO “FESTEGGIA” AMARAMENTE IL PRIMO COMPLEANNO: POLVERI +54 % E DIOSSIDO DI AZOTO +30 %, E ANCORA RECORD PERSINO RISPETTO A MILANO!
La centralina ARPAV in Rio Novo a Venezia, fortemente voluta dal prof. Mozzatto, residente in zona, il 31 agosto ha completato un anno di rilevamenti, “festeggiando” però nel peggiore dei modi:
purtroppo dal 1.9.2017, in dodici mesi, ha dato risultati allarmanti per la salute di chi frequenta Venezia:
rispetto alla media annua di legge (seppur riferita all’anno civile e non solare), il DIOSSIDO DI AZOTO, inquinante gassoso fortemente irritante per le vie respiratorie e proveniente prevalentemente dagli scarichi di barche a motore e navi, è risultato superiore addirittura del 30%!
Le POLVERI SOTTILI PM 10, spesso causa di asma e bronchiti, hanno registrato ben 54 GIORNI DI SUPERAMENTO, pari a un non invidiabile +54 % rispetto al limite di 35 giorni nell’anno civile.
Dati impressionanti, che già a luglio avevano indotto la Ulss 3 a scrivere al Comune di Venezia, alla Regione del Veneto, all’Arpav e alla Città Metropolitana confermando la situazione di rischio per la salute.
Ma, incredibilmente, nessuno ad oggi ha preso provvedimenti.
Nel frattempo, dopo che già il 4 ottobre sempre il DIOSSIDO DI AZOTO aveva superato di quasi 6 VOLTE i limiti annui arrivando a ben 223 μg./m3! (MILANO: “solo” 102 μg./ m3), il 19 ottobre scorso raggiunge IL 220 μg./m3, superando per ben 4 VOLTE il valore limite di 200 μg./m3!
Confrontati i dati di quei giorni con quelli di Arpa Lombardia, emerge che ancora una volta Venezia ha i valori più alti del centro di Milano!
Tutto ciò mette a rischio non solo chi abita vicino ai canali di Venezia, ma pure chi li frequenta, siano essi turisti per un giro in gondola (comprensivo di “aerosol irritante”), oppure tassisti e trasportatori che, sino ad oggi ignari del reale pericolo dell’aria dei rii, passano anche 14 ore al giorno respirando quel mix di aria inquinata, mettendo a repentaglio, più o meno consciamente, la loro stessa salute!
Vale forse la pena ricordare che i grandi guadagni provenienti da talune attività non costituiscono di certo l’immunità contro i rischi di malattie e tumori!
In terraferma si fanno limitazioni del traffico, ZTL, targhe alterne, a Venezia invece NULLA: perché?
Ad oggi, nonostante la petizione dei cittadini, nessuno ha fatto qualcosa, e intanto la gente si ammala, come dicono i dati dell’OMS presentati questi giorni A Ginevra: 600 MILA MORTI INFANTILI DOVUTE ALL’ARIA INQUINATA CHE RESPIRIAMO! C’è da riflettere, ma soprattutto da agire prima di ammalarsi!
Il sindaco Brugnaro, massimo responsabile nel campo della tutela della salute a Venezia, cosa intende fare?
Ci attendiamo non certo un provvedimento “pre-elettorale”, magari inefficace o subordinato alla disponibilità di agenti di Polizia Municipale, ma che riporti subito smog, rumori, velocità e moto ondoso entro i limiti, inequivocabilmente… !