Alle 14 circa di oggi, un tunisino di 33 anni è stato tratto in salvo dai poliziotti della Volante Lagunare che l’hanno recuperato nello specchio d’acqua antistante piazzale Roma, dopo si era gettato dal ponte di Calatrava.
Ad individuare l’uomo, mentre si sbracciava tra i flutti, alcuni poliziotti della Sala Operativa della vicina Questura che hanno chiamato i colleghi di Volante.
Gli agenti hanno raggiunto e recuperato il tunisino non senza difficoltà, dato che l’uomo poneva forti resistenze alle manovre di salvataggio, reimmergendosi continuamente. Ciò nonostante i poliziotti l’hanno definitivamente afferrato ed issato fino a trascinarlo di peso all’interno della barca, salvandogli la vita.
Di qui l’uomo è stato trasportato presso gli uffici della Questura dove è stato scoperto che lo stesso risulta essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Mestre, con un prescritto permesso di uscita dalle ore 9 alle ore 11.
Gli agenti hanno anche appurato che il tunisino alle 12,00, su apposita convocazione, era già stato in Questura per accertamenti, al termine dei quali alle successive ore 12,15 era stato congedato.
Tuttavia, il predetto, anziché raggiungere direttamente il domicilio di Mestre, in ossequio al provvedimento giudiziario che lo riguarda, si era dato appuntamento con la moglie e la figlia presso un bar di piazzale Roma dove si tratteneva bevendo alcolici.
Sebbene la moglie lo avesse invitato a smettere e, quindi, fare rientro a casa, il tunisino ha continuato quindi a bere facendo la spola tra il bar ed il tavolo.
In un suo momento di assenza le due donne hanno deciso di andarsene e quando l’uomo è ritornato e non le ha trovate, dallo sconforto avrebbe realizzato il proposito di suicidarsi buttandosi tra i flutti della laguna, dopo essersi infilato sotto il ponte di Calatrava e da qui tuffarsi in acqua.
Ora con l’accusa di “evasione” l’uomo è stato arrestato e, in applicazione del ripristino della misura degli arresti domiciliari disposto dall’A.G., è stato accompagnato presso la propria abitazione. Nei suoi confronti è stata anche elevata la sanzione amministrativa per la violazione dell’ordinanza di divieto di tuffi