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Giovane caduto in acqua e morto alla stazione, forse non voleva salvarsi

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Giovane caduto in acqua e morto alla stazione, forse non voleva salvarsi

Di lui si sa che era un giovane africano, forse del Ghana. Si sa che è caduto in acqua davanti la stazione di Venezia ed è morto. Ma ora si scopre che forse non voleva salvarsi: è possibile che a Santa Lucia sia lui che annega perché rifiuta i soccorsi?

Di lui si conosce per ora quel che hanno visto gli altri, quelli che viaggiavano sui mezzi pubblici un po’ prima delle 16.00 di ieri e quegli “altri” che hanno assistito impotenti alla scena dalla fondamenta e dagli imbarcaderi della Stazione ferroviaria di Santa Lucia e da quella di fronte, di San Simeon Piccolo.

Chi ha assistito al fatto, ha visto il giovane camminare verso il Canal Grande per poi finire in acqua senza esitazione alcuna, in un modo talmente determinato da sconcertare i presenti che dal vaporetto, dalle rive e dal Ponte degli Scalzi hanno chiamato i soccorsi.

Un vaporetto in transito si è fermato, ha gettato i salvagente di bordo in acqua, con la speranza che il giovane potesse afferrarli, ma il suo corpo era già sparito fra le onde. Una folla terrorizzata e in ansia si è fermata sulle due rive e ha seguito con il fiato sospeso le ricerche di sommozzatori, vigili del fuoco, polizia e Suem, subito accorsi sul posto per tentare un disperato salvataggio di quella giovane vita. Per facilitare le ricerche i mezzi pubblici si sono fermati, o hanno deviato in direzioni diverse, per lasciare campo libero alle ricerche.

Saranno le telecamere di sorveglianza della zona e i cellulari delle tante persone che sembrano aver ripreso le ultime e definitive gesta del ragazzo, il cui corpo senza vita è stato recuperato intorno alle 16 e 30, messo mestamente dentro un sacco di plastica blu e posato sulla barca dei pompieri.

“Era un giovane ventunenne del Ghana, in Italia con permesso regolare”, si sa per ora solo questo di lui. Saranno le ricerche di oggi a dire il suo nome, a far conoscere qualcosa di più di questa esistenza lasciata nell’acqua della laguna in un soleggiato pomeriggio domenicale scelto per affidargli la vita.

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