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Affitti turistici, arriva una stretta. Verrà approvata lunedì

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B&B nei comuni del Veneto a minor turismo: non serve attività d'impresa

Affitta turistici: arriva una stretta per salvare i centri storici dagli affitti brevi “soffocanti”, con l’ulteriore intenzione di far ritornare i Bed and Breakfast alla originaria natura con cui erano concepiti, quella dell’ “ospitalità” in casa vera.

La stretta andrà a toccare gli “affitti brevi” delle case con l’obiettivo di salvare i centri storici dal rischio di finire per essere abitati solo dai turisti.
La commissione Bilancio del Senato, in un rush notturno che si è chiuso alle prime luci dell’alba, ha infatti approvato un ventaglio con

una raffica di modifiche al decreto legge agosto che vanno dalla semplificazioni delle norme sul superbonus al via libera per lo smart working per i genitori con figli in quarantena passando per la proroga a fine ottobre delle scadenze fiscali per le pmi e le partite Iva e per il bonus (fino a 3.500 euro) per il restyling elettrico delle auto.

Il provvedimento sarà da lunedì in Aula al Senato, dove già si profila la richiesta di fiducia, e poi passerà per un esame lampo, e soprattutto blindato dalla Camera dei deputati. Deve infatti essere convertito in legge entro il 13 ottobre per evitarne la scadenza.

Le nuove norme per gli affitti turistici prevedono, per esempio, che chi affitta più di 4 case verrà d’ora in poi trattato fiscalmente come un’impresa.
Soddisfatto il ministro dei Beni culturali e Turismo Dario Franceschini, che definisce “molto positiva l’approvazione della norma che riporta i B&B allo spirito per cui sono nati, cioè ospitare le persone offrendo

l’esperienza di vivere in una casa italiana”.

Si oppone invece Confedilizia, che sostiene sia una misura “mal calibrata” e che spinge al “sommerso”.
Sempre per favorire il settore turistico, nella ridda di proposte approvate in poche ore, spunta l’innalzamento, e per tutto il 2020, dal 30 al 50% del credito di imposta per gli affitti delle strutture ricettive, che lascia contenta Federalberghi.

Dal turismo alla cultura: il settore dello spettacolo dal vivo potrà godere di un tax credit del 30%.

Il dl agosto cambia volto dunque e tra le novità principali c’è spazio per il superbonus. In attesa di una stabilizzazione della misura, annunciata già dal governo, i senatori hanno cercato di renderlo più semplice.

Tre le novità: viene resa più ampia la definizione di accesso autonomo, così come vengono ampliate le norme che riguardano lo stato di legittimità dell’immobile e si abbassano i quorum assembleari necessari per richiedere un finanziamento bancario o per esercitare l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito.

“In questo modo saranno ancora più numerosi –

spiega il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro – i soggetti che potranno beneficiare della norma”.

Per i comuni del centro Italia colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016, inoltre, il superbonus fiscale del 110% per la riqualificazione sismica e ecologica sarà aumentato del 50% in alternativa al contributo per la ricostruzione.

Per il resto, le novità approvate spaziano tra gli argomenti più disparati: c’è lo stop alla Tosap per gli ambulanti fino al 15 ottobre, i fondi per la casa delle donne di Roma, 4 milioni all’anno per le vittime di omotransfobia.

Così come anche l’ampliamento del bonus per i proprietari dei ristoranti che ora toccherà anche le mense e le imprese di catering e tre milioni per Lampedusa e altri comuni siciliani per la gestione dei migranti.

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. “Stretta” ? Si fa presto a far gestire l’attività a un prestanome. Che si facciano i controlli seriamente invece, anche dal punto di vista igienico-sanitario. Case pollaio, con un solo bagno, affittate a più di 200€ a notte ! E va tutto bene.

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