L’ anima laica e quell’altra, religiosa, talvolta stridono, nell’incontrarsi e le ragioni che spingono ad affermare le spinte dettate dal cuore e dalla passione, talvolta sovrastano la ragione e il garbo. E’ successo ad Adria e i protagonisti sono due figure molto conosciute nel quartiere di Carbonara in cui operano.
Don Giuseppe Mazzoco, Don Josè per il suo popolo cristiano, è il prete che celebra l’ultima Messa nella sua chiesa. Di lui i parrocchiani ricorderanno l’impulso sociale e generoso nell’aiutare tutti, senza distinzioni e priorità. Come un vero missionario, del resto, e lo dimostra la sua partenza per il Mozambico, la sua scelta radicale di uomo e di sacerdote.
Per ragioni che sfuggono alla storia stessa, ma che “intrigano” per la loro paricolarità, la presenza del Sindaco di Adria Massimo Barbujani, pur arrivato in chiesa indossando la striscia tricolore delle occasioni ufficiali, alla guida di una Giunta di centrodestra che spesso non ha gradito le intemperanze “rivoluzionarie” di don Josè, ha creato un singolare addio.
Alle parole di stima rivolte dal Sindaco al parroco per l’impegno appassionato delle sue opere, quest’ultimo, anziché ringraziare, gli ha ricordato le pessime condizioni dell’asilo di quartiere, e l’auspicio di un pronto restauro e imminente riapertura.
Forse sono questioni che appartengono alla intima sfera delle emozioni e al perché si operi in un modo o nell’altro nel manifestare desideri, fatto sta che Don Josè ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
In ogni caso, l’incidente pare superato, nessuno dei due protagonisti ha voluto riparlarne, assicurando che tutto è a posto. Qualche parola fuori luogo, che sarà mai, sembrano pensare i due attori di un testo, che sempre non è stato semplice scrivere e affermare, quando riguarda il sacro e il profano e soprattutto quando le parti si invertono o si sovrappongono.
Don Josè e il sindaco, che è stato anche un pilota di rally, navigheranno in direzioni opposte, dopo una affettuosa stretta di mano: l’uno verso la missione in Beira in Mozambico, l’altro nell”incontro dei nuovi parroci destinati ai suoi quartieri, che in cuor suo spera più moderati del suo oramai in volo, rivoluzionario amico Josè.