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Il Mose oggi ferma l’acqua. Questa notte verrà alzato di nuovo

Già programmato l'azionamento delle paratie mobili questa notte, mentre Carlo Alberto Tesserin, Procuratore di San Marco, parla dei danni alla Basilica.

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Il Mose oggi ha fermato l’acqua che alle paratoie ha raggiunto 123cm, mentre davanti a San Marco tocca una soglia di 62 cm.
La decisione di alzare il sistema di paratie mobili durante la notte è sopraggiunta dopo la tremenda giornata di ieri, martedì 8, giorno dell’Immacolata, in cui Venezia si è confrontata con un attacco della marea che è durato praticamente tutto il giorno fino ad un valore massimo di 138 cm.
L’acqua alta, alle paratoie del Mose al Lido di Venezia, ha toccato i 123 cm alle 8.05. 
Sono i dati ufficiali del Centro maree del Comune di Venezia che rivela come, alla stessa ora

in laguna, davanti a San Marco, alla centralina di Punta della Dogana, sia stata misurata una marea di 62 cm. Poi il livello dell’acqua ha oscillato tra i 60 e i 65 cm.
Il Centro maree rileva che la prossima massima di marea è stimata a 135 cm alle ore 8 di domani. Nella notte, annunciano, saranno avviate nuovamente le procedure per l’attivazione del sistema Mose.
Per i tecnici del Comune permangono condizioni favorevoli al fenomeno dell’acqua alta per tutta la settimana. 
Intanto, non si placano le polemiche per il mancato azionamento del sistema di paratie mobili. 
“L’ unica cosa positiva della giornata di ieri è che può essere una dura lezione utile per il futuro, perché è stato dimostrato che le previsioni di marea, con gli strumenti attuali, non sono attendibili e che quindi la forbice in centimetri per l’apertura del Mose o meno deve essere allargata rispetto a quella dei soli 120/130cm

di acqua alta”.
Sono le parole di Carlo Alberto Tesserin, Procuratore di San Marco dopo l’acqua alta di ieri a Venezia e la mancata messa in funzione del sistema Mose.
“Ogni volta mi chiedono quanti danni ha subito la Basilica – prosegue Tesserin – ma è qualche cosa di incalcolabile vista la frequenza di acque alte degli ultimi anni”. “Questo perché – spiega – una volta si lavavano pavimenti, mosaici e marmi con l’acqua dolce e in uno-due giorni tutto tornava alla normalità”.
“Ora invece – prosegue – i manufatti sono pregni di sale che, ad ogni acqua alta, oltre a non essere lavabile, raggiunge per contaminazione quote più alte sgretolando tutto”. “Noi vediamo i marmi – conclude – ma non ci si accorge dei mattoni che ci sono dietro che si stanno sbriciolando, facendo cadere tutto”.

(foto di archivio: piazza san marco con acqua alta a venezia / credits: lavocedivenezia.it / articolo: Il Mose oggi ferma l’acqua. Questa notte verrà alzato di nuovo / cat.: acqua alta a venezia mose san marco, basilica san marco / 09/12/2020)

 

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