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A Venezia siamo scortesi? Gravissima protesta di una ragazza arrivata a detestare i veneziani

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Venezia ospita fra i 23 e i 25 milioni di visitatori all’anno. A questi vanno sommati i “gitanti giornalieri” (con treno e auto) e poi i circa 3 milioni l’anno di cosiddetti «falsi escursionisti» (chi pur visitando la città pernotta in terraferma).
Ma Venezia, o meglio: i veneziani, sono davvero “scortesi” (o peggio) con tutti questi visitatori?
La questione è correlata ad una domanda fondamentale: è accettabile ricevere accuse, come accaduto oggi, del tipo “A Venezia non si possono chiedere informazioni… un caffè costa 2.50 e fa schifo… i pontonieri non danno indicazioni perché guadagnano con le multe?”

Oppure come le dichiarazioni di Madeleine che scrive: “Adoro Venezia, ma se fosse per i Veneziani, non ci metterei piede : siete maleducati, scortesi con i turisti (intendo gente che paga e porta soldi, non la feccia) avete sempre quest’astio con i turisti, volete aver sempre ragione…”.
Quali potrebbero essere i presupposti volendo ipotizzare davvero come reali questi comportamenti?
Siamo tutti d’accordo che, ad esempio, nonostante gli sforzi di Actv, i grandissimi numeri di persone in arrivo siano troppo impattanti sui nostri servizi di trasporto pubblici dove ormai su tutte le linee di navigazione si viaggia pigiati e in piedi, magari intralciati dai trolley mentre anche bambini e ragazzi occupano allegramente i posti riservati agli anziani di solito residenti.

Oppure, sempre per esempio, come sia diventato difficile camminare per calli e campielli per la folla, e come la missione diventi impossibile se la via è intralciata in ordine sparso da un gruppo turistico alla cui guida con l’ombrellino sembri non interessi raccomandare di ‘tenere la destra’ per lasciare un ideale corridoio di scorrimento all’altro senso o per chi debba passare.

Infine – anche se altri esempi verrebbero in mente copiosamente – come non soffrire, dopo essere cresciuti in questa città, se tutte le attività commerciali, artigianali e produttive, siano state convertite in favore di souvenir, bar-ristoranti, pizze al taglio.

Situazioni che durano ormai 12 mesi l’anno e che possono e fanno contrariare, ma è possibile desumere che da questo derivi un comportamento generalizzato di ostracismo verso “i foresti”?


 

E’ giusto interrogarsi se questo motivo di riflessione ci viene rivolto con una certa frequenza, sia attraverso commenti e mail, sia attraverso i social.

Per questo, a campione, pubblichiamo oggi un parere pervenuto al giornale a firma “Vale” che vi invitiamo a leggere e su cui riflettere per cercare una risposta, da residenti, a questa domanda:
“Venezia e i veneziani sono poco ospitali, o peggio, hanno comportamenti “spiacevoli” con i turisti-visitatori?”.

“Purtroppo devo concordare con Madeleine: ogni volta che vengo a Venezia vengo “fregata” in qualche modo a tal punto che comincio a detestare questa città soprattutto per la gente. Nei locali il personale è per lo più scortese e sembra farti un favore a servirti (tra l’altro, un caffè in un baretto schifoso costa anche 2.50, quindi un po’ di gentilezza non guasterebbe di certo) e anche quando chiedi informazioni la gente fa finta di non sentirti.Insegno arte e non mi è mai capitato che nei musei non mi facciano un mini sconto, anche solo di due euro.E preciso che viaggio molto, ma altrove non succede!!!
Infine, anche io sono stata multata sul vaporetto perché non avevo convalidato il biglietto dai controllori a cui, prima di salire, avevamo chiesto informazioni. Eppure non mi hanno detto niente mentre il mio ragazzo, che aveva una carta, aveva chiesto cosa doveva fare e a lui era stato detto che doveva convalidare il pass. Avevo il biglietto in mano e i ragazzi all’imbarco hanno fatto finta di niente! Mi spiace, ma penso che fossero in malafede come tutti i veneziani o quasi e che mettano agli imbarchi dei ragazzini assetati di soldi perché guadagnano sulla base delle multe che fanno. Vale.”

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36 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. L’educazione vera e non recitata va messa alla prova e ci siamo, per non parlare dei moltissimi escrementi di cani ( i proprietari sono veneziani?) in certe calli di certe zone e tipo Castello dove devi camminare facendo attenzione a dove metti i piedi. Riflettiamo e facciamo un doveroso esame di coscienza.

  2. Scusate, sapete dirmi in quale città al mondo si può salire sui mezzi pubblici con lo zaino in spalla?
    Credete davvero siano scortesi i “trogloveneziani” che contestano agli ospiti il mancato rispetto di questa usanza “Globale”?

  3. Venezia la si vuole piena di turisti !!! Questo e’ il business.
    Dai ragazzi guardatevi negli occhi, io a Venezia co vivo da non Veneziano, le entrate priority dei vaporetti sono piu’ piene di quelle dei turisti, l’amministrazione sposta tutto a Mestre (tanti voti) come l’universita’, uffici pubblici, tribunali e rifiuta l’offerta Microsoft che porterebbe lavori non turistici, il perche’ e semplice il turista si spenna e se ne va il residente che lavora ha bisogno si servizi, scuole etc. mentre gli irregolari camerieri non hanno bisogno di nulla. Ragliate pure ma non vi accorgete che la citta’ a furia di togliere panchine nei campi (per non far sedere i turisti) sta morendo!!! Un consiglio dopo aver visto Venezia andate a mangiare lontano nel travisano il portafoglio ed il fegato vi ringrazieranno.

  4. Sono stato più volte a Venezia città meravigliosa. Purtroppo devo far notare di essere stato trattato da camerieri e baristi in malo modo. Sembrava di dare fastidio.
    Trovo questo comportamento disdicevole
    Alessandro

    • …forse anche camerieri baristi che lavorano coi turisti magari 14 ore al giorno e mal pagati non ne possono più E’ significativo!
      Solo i titolari vi tratteranno bene, purché lasciate pezzi da 100 euro per volta in tasca loro…
      In verità pure loro non ne possono più, ma non lo possono dire…

  5. Io non sono veneziana neanche italiana e ho vissuto tanti anni a Venezia e lo sarei di presto, spero per sempre questa volta ! Devo dire che non trovo assolutamente i veneziani scortezi , sono una vera piaga i turisti a Venezia perchè loro dimenticano che Venezia non é un museo , é una città con la gente chi prova da vivere, da lavorare, da esistere come in tutte le città del mondo! Mi sono arrabiata spesso con turisti male educati, san imbarazzo, sporche, non rispettoso di una città che vengono a scoprire! portare i soldi é una cosa ma ciò non deve impedire il rispetto Non bisogna invertire i ruoli

  6. Siano scortesi? Forse perché 30 milioni di turisti stanno sopra i nostri “maroni” H24, e non a casa loro!
    Vorrei vedere loro vivere in questo incubo tutto l’anno.
    Solo il Covid ci ha fatto rendere conto cos’è la normalità e ci ha fatto svegliare da un incubo! Che bello se Venezia fosse sempre così! Quanto saremmo gentili e simpatici!
    Se andassimo in 50 a casa loro dove ci stanno solo 8 persone, sarebbero forse ancor più incazzati di noi…
    Stop alle invasioni turistiche! Subito tassa di sbarco per le masse, altro che dalla metà del 2022… si rimanda sempre tutto, e poi i pendolari che pernottano a Mestre (9 mila posti letto…!!!) non la pagheranno nemmeno…! Che presa in giro.
    Difendiamo la nostra pace, ora che sappiamo cos’è: max 25 mila turisti al giorno! Non uno di più!
    Viva Venezia libera dal turismo!!!! Viva la pace, il silenzio, i pesci e gli uccelli tra i canali. Questa è la Venezia che vogliamo.

  7. Concordo a pieno. Maleducati, scortesi, pieni di astio verso i turisti. In più si sono aggiunti cinesi, nordafricani e cingalesi che ormai sono metà della forza lavoro sull’isola e appena possono se ne approfittano degli altri stranieri come spesso leggiamo sui giornali. Avvoltoi che cercano in tutti i modi di spillarti soldi a fronte di servizi pietosi. L’ultima volta che ci sono stato mi sono promesso di non metterci mai più piede.

  8. Leggo molti commenti alcuni veramente cretini e penso, che se non fosse per i turisti quelli che, magari una bottiglietta d’acqua e un panino, ancora lo comprano nessuno mangerebbe a Venezia, e adesso dopo questa pandemia che ha lasciato in ginocchio ogni nazione ce ne stiamo tutti rendendo conto.
    Sono del Lido ho passato la maggior parte della mia vita lavorando a Venezia, finchè mi sono trasferita all’estero e a Venezia ci vengo solo a trovare mia mamma. Quando però torno a volte accompagnata da amici “foresti” mi vergogno sempre molto, di come molti dei miei compatrioti Veneziani, trattano tutti con superiorità ed arroganza, spesso mi sono trovata anche ad intervenire per risolvere situazioni a dir poco imbarazzanti.
    In merito alla questione negozi cinesi, vorrei solo premettere che sono stati i Veneziani titolari dei negozi a vendere ai cinesi, gli stessi che successivamente ho sentito lamentarsi che venezia è stata svenduta. Nello specifico me ne viene in mente uno che aveva un paio di negozi in calle larga san marco, che in un intervista con su la mascherina anticovid, ma riconoscibilissimo a chi in calle larga ci ha lavorato una vita, si lamentava che i cinesi comprano tutto, lui che ha venduto i suoi negozi ai cinesi e guadagnato qualche milione.
    Bisognerebbe essere meno ipocriti e riflettere un pochino di più

    • Brava Alessandra. Anch’io sento le stesse lamentele, però di fronte a un veneziano mestrino o italiano che sia i bar o altre attività non le hanno cedute perchè qualcuno pagava meglio e tutto in contanti dopo alcune ore. E non parliamo di chi spacciava vetro di Murano non originale. E sì son veneziano con famiglia da san Francesco della Vigna. Cambiamo mentalità e torniamo un pò più ospitali.

  9. Venezia la conosco da quando avevo 1 anno fino ai miei 35. Ho lavorato in contatto col turismo ed anche direttamente per il turismo. Non ritengo che i veneziani possano essere tacciati di scarsa ospitalità nel senso espresso dai commenti qui leggibili.
    E’ una città di 50mila abitanti che ospita 70mila visitatori giornalmente. La metà di chi opera e
    lavora viene da fuori, o abita fuori. Conobbi uno che da Salzano veniva ogni mattina a Murano, ovvero 3/4 d’ora di battello dal Piazzale Roma.
    E’ vero che commessi, venditori e negozianti in genere non abbiano molto rispetto per i
    turisti, e che spesso ne deridono l’aspetto, il vestire, e la nazionalità, ma alla fine se “suona
    il campanello” (della cassa – se diseva ‘na volta) tutto era accettato.
    I disagi per gli abitanti, anziani o no, di Venezia sono enormi, ma l’amministrazione non muove un dito. Forse quella odierna è un po’ meglio delle precedenti. Ho visto un anziano
    signore malfermo sulle gambe dover attendere spiegazioni in veneziano ad uno straniero
    che non capiva (e che alla fine nulla comprò) , per cinque minuti, e, uscito questi, rivolgersi
    a me , “foresto”. Ovvio dissi : c’era prima di me questo signore. Al che fu messo lì un sacchetto già preparato con due panini senza parole incassando e addio.
    Al caffè lì vicino questo signore poi mi disse : “ni altri venessiani gnanca i ne varda oramai ,
    se g’avessi n’altra età andarìa anca mi in teraferma. ma ghe vol la patente e mi po’ no sò bon
    gnacna in bicicleta…..

  10. Sono di Padova e ogni tanto vado a Venezia non solo per turismo, ma anche per qualche acquisto o per vedere un’amica… Mi sembra che abbiano ragione sia i turisti sia i residenti e che la responsabilità maggiore sia degli amministratori. Se spariscono le attività veramente veneziane per essere sostituite da negozi di souvenir e pizzerie di cinesi, chi li ha autorizzati? Se certe calli sono deturpate da orride bancarelle di orridi souvenir, chi li ha autorizzati? Se un turista è costretto a mangiare il panino seduto su un gradino perché non ci sono panchine ( e anche i contenitori per i rifiuti sono molto scarsi), se i gabinetti pubblici sono rari e male indicati, è colpa del turista? E se la città è così intasata, perché moltiplicare le manifestazioni, soprattutto in certi periodi? Così soffrono tutti, i turisti e i residenti.

  11. Ho frequentato Venezia x 7 giorni al mese e arrivavo in stazione e già era un calvario raggiungere il posto di laviro, nella pausa pranzo ti spellavano x poter mangiare qualcosa di decente e per un caffè e una bottiglietta di acqua erano 5€ ,gli stranieri vengono spennati e se chiedi spiegazioni ti mandano in mona dicendoti che puoi startene a casa. Ora sono in pensione e se mi chiedono di andare a Venezia sono io che li mando in mona.

  12. Io sono nata a Venezia e quando ci torno non vedo l’ora di scappare , non e’ piu’ la mia citta e’ ridotta a una bolgia infernale,capisco benissimo i pochi Veneziani che sono rimasti nel lontano 1987 quando ho dovuto lasciare ( con grande rimpianto) la mia citta perchè già allora gli affitti erano proibitivi era ancora vivibile ora non ci tornerei neanche se mi dessero un palazzo su Canal Grande, e se i turisti si lamentano che restassero a casa loro! Tanto i soldi che portano se li mangiano politici albergatori ecc ecc… e non fanno niente per i cittadini che sono tutti in terraferma scacciati dalle varie giunte che si sono susseguite.

  13. 1. Io mi faccio in 4 per fare informazioni e mi capita pure di beccare chi s’incazza perché gli dico che non può passare attraverso zone militari o camminare sull’acqua
    2. I turisti sono tanti… Nella massa c’è chi fa picnic sui ponti, chi si ferma in profonde elucubrazioni all’incrocio delle calli, chi getta spazzatura a terra, chi nei canali e il 99% cammina come gli viene. Di tener la destra neppure in sogno
    3. Venezia è cara e lo è per tutti, ma se andate nei bar cinesi o in punti d’interesse non lamentatevi del pezzo. Io il caffè a 1 euro o 1.10 lo trovo tranquillamente! A 2.5 mi prendo lo spritz… E occhio… Io non sono veneziana di origini!
    4. I mezzi di trasporto pubblici sono sicuramente insufficienti, ma quotidianamente vedo turisti furbi che scavalcando al priority, che occupa I posti riservati senza diritto, che urlano, tendono i cellulari ad alto volume e lasciano spazzatura
    5. Io da foresta mi sento ben integrata coi veneziani doc, ma non sporco, mi comporto con rispetto, non sto in mezzo ai piedi per le calli e se devo chiedere qualcosa lo faccio con gentilezza. Ho trovato chi mi ha accompagnato a piedi per un bel pezzo da San Marco verso la stazione in un giorno di sciopero

  14. È vero ciò che molti scrivono che i veneziani spesso.perdono la pazienza e sono insofferenti ma dipende anche molto dal turista come si propone…Ma chiede scusi…e Poi .grazie.
    Viviamo da sempre con il turista e amiamo raccontare parte di storia veneziana al turista interessato e gentile dunque abbiamo bisogno di essere trattati un po’ meglio dal nostro Sindaco per esser più gentile sempre.
    La verità è che è più cara e questo per noi è così pure x loro ma a Parigi non è niente di diverso .

  15. Che dire…nata a qualche km da Venezia…poi ho vissuto e lavorato a Venezia…

    Per i veneziani ero pur e sempre una campagnola detto con disprezzo..
    Venezia mi manca…ora sono andata in terraferma..

    In terraferma la gente è più serena e disponibile e non ha questo disprezzo nel guardarti..

    Molti ” veneziani dicono parolacce offensive…come mai in altri posti ho sentito..
    “Ta mor**” “ghe sb***” “po***…”
    “Va fora dei co****”
    Etc… queste sono parole uscite da bocche dei VERI veneziani..

    Che dire…54.000 veneziani contro 3 milioni di turisti e campagnoli… è dura per loro..ma ormai si è innescata la moria del veneziano doc..
    Sempre meno presente in città..( molti che conosco si sono trasferiti a Mestre /Marghera per i costi assurdi delle case e dei restauri..)

    Che dire …ieri sera camminavo..per raggiungere la mia gastronomia di fiducia..diventata cara per le mie tasche..anche loro hanno alzato i prezzi..e cameriori rari veneziani di Marghera..

    E poi in giro…per 2 ore ho camminato..e a distanza di un anno..che sono andata via..
    Quasi tutti i bacari…bar.. ristoranti…sono gestiti da cinesi..marocchini..bengalesi..
    etc.. è raro trovare un esercizio pubblico gestito da veneziani..

    Che fine hanno fatto?
    Hanno venduto quasi tutto in meno di 2 anni?

    Tra pochi anni da 100.000 a 54.000 ora…i veneziani saranno solo in esposizioni fotografiche…

    Addio veneziani e Venezia…
    Che dire ..ieri sera..mi sono sentita una straniera nella mia vecchia…usurata città meravigliosa e ormai senza salvezza ..loretta

  16. Il vetro , il vaporetto, il turista. I negozi di vetro finti… i turisti delle crociere in giornata. Il veneziano mai aiutato dalle istituzioni STATALI e cittadine.. e i turisti. Sempre piu’ pochi soldi collettivi e i turisti della domenica mattina… ; il turista porta denaro ma.anche scompiglio . Trasporti pubblici non adatti ne’ ai turisti ne’ ai cittadini residenti. ……. Il prezzo case poco invitante. I ponti e i turisti sui ponti. Altri sotto. Cordialita’. Le mie Egregie.

  17. Cara Vale, fai a meno di venire, nessuno rimpiangerà la tua assenza, e neppure l’assenza di tutte quelle orde di barbari che a milioni invadono la nostra città rendendoci la vita quotidiana è impossibile.
    Certo che siamo scortesi, siamo esasperati.
    Per i turisti non serve la tassa di ingresso, occorre una mitragliatrice ad alzo zero ai Pili per farli fuori tutti.

  18. A venezia ci vuole il numero chiuso, cioe’ non piu’ di tot. Turisti giornalieri. Questo perche’ i stanziali fra un po’ non ci saranno piu’ , e se succedera’ Venezia morira’ e diventera’un museo. Poi l’acqua alta, lo scandalo del Mose che doveva salvare Venezia dall’ acqua alta, poveri Veneziani come vi capisco , avete tutte le ragioni per incazz. ! W Venezia!!!

  19. E’ diventata una “guerra fra poveri” e chi ci guadagna è sempre meno chi risiede a Venezia (da qui anche il crescente nervosismo).
    Il turista è sempre più usato come “merce usa e getta” ed il residente è sempre più inascoltato nelle sue esigenze.
    L’amministrazione ha abbandonato i veneziani ormai troppo pochi per incidere sull’esito del voto amministrativo.
    Il punto è che non si può prescindere dalla creazione e dal rispetto di una soglia massima di accoglienza che richiede impegno, competenza, pazienza e tempo per essere realizzata e messa a punto. Tutto il resto (inclusa la maleducazione, l’esasperazione, il nervosisimo) è una logica conseguenza di una situazione ormai scappata di mano o, ancor peggio, pilotata da una classe politica che non ascolta i cittadini da molto tempo ormai. Bisogna sbloccare questo impasse e cominciare ad invertre la tendenza rendendo Venezia un luogo attraente per chi ci vive, lavora e passa una vacanza piacevole.

  20. Bar molto curato di fronte dove lavoro, zona Ca’ Foscari, cappuccino con latte di mandorla bio (vedo la bottiglia) 1,40€
    Se non si va in giro con i paraocchi si trovano bar carinissimi con prezzi anche migliori della terraferma.
    Lavoro nel turismo e confermo che a volte i veneziani trattano veramente male i turisti. Io cerco di trattare le persone per bene ed educate che mi danno da vivere in modo altrettanto cordiale ed educato.

    • La ristorazione ed i bar sono in mano soprattutto di cinesi ed ormai all’1%0dei locali,inoltre i pochi residenti sono esasperati dall’invasione di più di 30 milioni di turisti all’anno la maggior parte costituita da maleducati,non abby quasi più negozi di vicinato…

  21. io ho lavorato a Venezia per circa un anno e mi sono resa conto di cosa devono sopportare ogni giorno i cittadini… raccontarla a parole non riesce a dare il senso dei disagi molteplici e ripetuti, che vengono vissuto ogni giorno… mamme che non riescono a salire sui vaporetti con le carrozzine, gente che per strada in alcuni periodi come estate e carnevale fatica a raggiungere il posto di lavoro per la massa di persone nelle calli (e in mezzo a questi ci sono sempre i maleducati e i cafoni). Se l’amministrazione comunale non decide di fare qualcosa di molto forte a riguardo potrebbe anche trovarsi a essere anche l’ultima per Venezia laguna: tutti i residenti stanno abbandonando il centro storico per questi disagi e disservizi che si trovano a subire ogni giorno, per gli alberghi e ostelli che aumentano, anche in terraferma (ma sono tutti turisti che poi, si sa, si riversano sulla laguna) per il costo folle delle case e l’assenza di affitti non turistici. Quindi a breve il centro storico perderà tutti i cittadini, è la naturale conseguenza di ciò che sta accadendo, e senza quelli diciamocelo, non si può nemmeno più chiamarla “città” e quindi un sindaco e una giunta non servono più.

  22. Precisiamo: non tutti i bar e/o caffé sono gestiti da veneziani. I pontonieri, che si trovano solo nei pontili dimaggior traffico, sono lì per “dirigereil traffico” di turisti che entrano dalla parte sbagliata anche se sono ben visibili i divieti o si accalcano dove non dovrebbero stare; e poi ad ogni pontile sono ben visibili le oblitteratrici. Per quanto riguarda lo sconto nei musei mi domando, perché??? Tutti i soldi che lasciano non vanno ai veneziani o lo vanno soloin minima parte. Per leinformazioni i veneziani che si incontrano per strada si sforzano a darle anche se non tutti parlano più lingue; ci si fa intendere anche a gesti; comunque è difficile dare informazioni dettagliata quando ti trovi in una calletta e senti uno che ti domanda: “Piazza San Marco?”. E mi fermo qui!!!

  23. I veneziani (non tutti) sono esasperati dalla folla disordinata , invadente e maleducata dei turisti, chi lavora e deve prendere i mezzi è per forza di cose adirato contro i turisti, ma non do tutte le colpe a loro del caos, la colpa principalmente e quasi totalmente è del comune, del sindaco che non sanno trovare un binario più fluido per i residenti e per chi lavora e spesse volte non riesce a farlo nei tempi stabiliti…al sindaco basta mettere una tassa e pensa di aver risolto…deve mettere mezzi ad uso esclusivo dei veneziani vietati ai turisti, sicuramente i veneziani diventerebbero molto più loquaci e disponibili. Anche i turisti sono maleducati, antipatici e incivili, dipende dal punto di vista!io personalmente rispondo gentilmente a tutti senza distinzione.

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