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Pfas: non si deve mangiare il pesce pescato in 21 comuni del Veneto

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Pfas: vietato il pesce in 21 comuni del Veneto
E’ la volta dei pesci contaminati da Pfas (acidi perfluoroacrilici) e delle misure adottate per limitarne i danni.

La Regione attraverso un Ordinamento giurisdizionale, che sarà in vigore a giorni, ha vietato il consumo di pesce pescato nei corsi d’acqua di 21 Comuni riconosciuti tra Padova, Vicenza e Verona, dove sono state individuate sostanze contaminanti di derivazione industriale.

Ordinanza condivisa anche dalla Ministra alla Salute Beatrice Lorenzin, una volta appurato l’alto livello di contaminazione di alcune specie di pesci e dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività non legali che si riferiscono al ciclo dei rifiuti.

La zona di riferimento definita “rossa”, già era stata raggiunta da divieto di pesca e la Commissione parlamentare sta raccogliendo dati e informazioni sull’inquinamento e nello specifico già è emerso dai campioni di alcune zone ittiche del Veneto, nelle zone su citate, che rivelano elementi di contaminazione.

Da qui l’intervento dell’Istituto Superiore della Sanità che vieta, in via precauzionale, pur senza sanzioni di pescare nei territori di quei fiumi riconosciuti e di consumarne il pesce.

Ora sarà difficile per chi acquista il pesce sapere da dove proviene, non resta che affidarsi alla parola e alla buonafede del negoziante, che comunque spesso, neppure lui è garantito, non conoscendo l’esatta provenienza delle specie. Sarà indotto, in ogni caso a non acquistare pesce proveniente dalle zone del Veneto a rischio.

Fino ad ora la distinzione sui banchi era data dai cartelli indicanti: pesce italiano o estero, fresco o congelato, la Confasercenti consiglia di chiedere sempre delucidazioni, ma si sa che è quasi impossibile, a questo punto, prevenire per evitare l’errore.

La presenza di Pfas nei fiumi di Padova Vicenza e Verona, sono in realtà le pecore nere di una situazione generalmente migliorata, perché nei territori veneti monitorati si è riscontrata una consistente diminuzione delle sostanze inquinanti, rispetto il 2014, grazie alla tecnologia adottata e al funzionamento ottimale dei sistemi idro – potabili, anche per il trattamento delle acque destinato ai consumi.

Andreina Corso

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2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Prima di dare notizie come queste ci si dovrebbe informare bene su quello che si scrive. L’etichettatura scrivere del pesce è una cosa obbligatoria per legge e riporta al suo interno tutte le informazioni che possono salvaguardare sia la salute delle persone sia la provenienza del pesce molto particolareggiata. Inoltre bisogna anche sapere che il pesce di Fiume è una cosa completamente diversa dal pesce di mare e quindi non sottostà alle stesse regole ferree della pesca Marina. Quindi per cortesia Prima di fare terrorismo come questo sarebbe preferibile che lei si rivolgesse a delle persone che di questa cosa vivono e sono sicuramente molto informate Tra le altre cose il pescivendolo sa sempre e in qualsiasi momento dare informazioni sul pesce che sta vendendo ed è perseguibile se dichiara il falso su questo.

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