“Visto che il presidente Zaia dichiara di stare dalla parte della legge
‘senza se e senza ma’, lo invitiamo a passare dalle parole ai fatti: inviti
i suoi a mettere subito all’ordine del giorno il Pdl del consigliere
Guadagnini sull’indipendenza del Veneto e la Lega esprima voto contrario in
aula”. A dirlo è Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico a
proposito delle dichiarazioni del governatore sul referendum di ieri in
Catalogna.
“Zaia si è affrettato a rimarcare le differenze con la consultazione del 22
ottobre, sottolineando come quest’ultima sia perfettamente legale e che si
andrà alle urne per l’autonomia e non per l’indipendenza. Visto il barlume
di saggezza, vorremmo approfittarne per dirgli di uscire una volta per
tutte dall’ambiguità e prendere le distanze da quanto propone il
consigliere Guadagnini, esponente della sua maggioranza. Il suo Pdl 287
parla chiaro fin dal titolo: ‘Indizione di un referendum consultivo
sull’indipendenza del Veneto’. E la relazione che l’accompagna non è da
meno, attacca l’articolo 5 della Costituzione, quello sull’indivisibilità
della Repubblica, che ne pregiudica, secondo Guadagnini la ‘presunta natura
liberal-democratica’ “.
“Se Zaia dice di muoversi all’interno della legge sia
conseguente – insiste Azzalin – faccia mettere all’ordine del giorno in
Consiglio questo progetto di legge e vedremo cosa voteranno la Lega e la
lista che porta il suo nome. Infine, visto che ama citare Einaudi, lo
invito a leggere con più attenzione quanto diceva a proposito dello Stato e
della sovranità indivisibile: chissà che non cambi idea anche sull’inutile
referendum del 22 ottobre”.