Per la tipica stupidità umana che dimentica in fretta ogni male, fino all’estate prossima non sentiremo più notizie sul West Nile, né leggeremo articoli sulle vittime di quest’anno, sui sopravvissuti ma invalidi, paralizzati e tracheotomizzati per una “banale” puntura di zanzara.
Portiamo le autorità e i giornalisti nelle terapie intensive, ché vedano con i propri occhi ciò che bisogna fare al più presto, senza aspettare la prossima estate.
Per esempio, gli effetti delle disinfestazioni massive con i derivati del piretro (quelle attuali) non durano più di qualche giorno. Per averne un beneficio duraturo dovrebbero essere ripetute almeno ogni settimana. Invece, se ne fa solo una nei dintorni del luogo del presunto contagio: punto e basta!
Le conseguenze del contagio da West Nile, per chi sopravvive, sono devastanti ed irreversibili. Per lo più si chiamano “encefalite” e “paralisi flaccida”. Leggere Wikipedia per credere.
In un’intervista del Prof. Palù di fine agosto, abbiamo scoperto che il vaccino umano esiste (l’ha scoperto lui) ma non c’è l’interesse economico delle industrie farmaceutiche per la produzione. Per i cavalli invece sì, da anni.
Robe da matti…
Lorenzo Mazzucato
(Selvazzano)