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“Andar via da Venezia non vuol dire solo perdere residenti, ma perdere l’identità”. Lettere

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Un millennio di Serenissima e non abbiamo ancora imparato che bisogna lottare anche tantissimo pur di ricevere indietro almeno un minimo. Forse a voi non è importato più di tanto di Venezia piuttosto, come non lo è importato a chi l’ha amministrata fin ora portandola a questo livello. Facile dire di andarsene da parte vostra, facile seguire la corrente, siamo un popolo di deboli senza palle e senza valori.

Con la vostra logica arrendevole camperete bene e tranquilli solo finché non si metterà male anche per voi: quando i turisti e gli stranieri prenderanno il possesso di Mestre-Favaro-Marghera esattamente come stanno facendo col centro isole (che credetemi, non manca proprio tanto tanto), anche voi verrete sfrattati e allontanati sempre più in campagna e oltre. Per poi paradossalmente magari tornare ogni mattina a lavorare a Venezia (?!?!?)

Il consumismo che c’è adesso ha sempre una gran fame di guadagno, e se lo lasciamo proseguire indisturbato non si fermerà di certo dove crediamo noi oggi. Andrà avanti finché potrà. Vogliamo davvero allontanarci tanto dalle nostre origini? Le disprezziamo tanto da sputare sulla nostra storia e andarcene?

Per capirci oggi Londra è Londra anche a 30 chilometri dal centro. I residenti originari, come a Berlino o a Barcellona si stanno negli anni spostando sempre più in là nella periferia. Non è che Venezia è un’isola e va bene così: al massimo perdiamo la residenzialità lagunare, che volete che sia? no invece; piano piano tutti capiscono che conviene fare turismo da un po’ più fuori e spostarsi. E aumenterà.

Ricordatevi piuttosto che quando fate certe uscite non si parla solamente di non perdere i residenti di una città storica di centinaia di anni; qui si parla di mantenere una identità, e non diventare la classica città di mondo che si differenzia dalle altre solo per il nome di destinazione all’ aeroporto.

La globalizzazione ci sta polarizzando in una direzione unica che non consente una vera identità. Anzi più siamo simili e più siamo interconnessi col resto del mondo. Ma siamo davvero disposti a sacrificare la nostra storia per questo? Non è meglio un equilibrio ?Venezia non è solo speciale perchè ha i canali, Venezia è speciale anche da vivere. Riflettiamo assieme su come reindirizzare una economia che lo consenta ed una politica che la sostenga.

Non credo e non chiedo che siate tutti d’accordo con me, ma spero almeno di avervi dato uno spunto su cui riflettere.

Davide
(lettera firmata)

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Bravo Davide, condivido le tue riflessioni. La nostra città è unica e solo la residenzialità può proteggerla affinché non venga trasformata definitivamente in un parco a tema. Credo proprio che glielo dobbiamo…..

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