Voce del Verbo
Vedere
Seconda coniugazione Modo infinito
Vedere. Cosa ho visto mai? Cosa hai visto tu?
L’hai Visto il mio sguardo che cerca l’Oriente? Sai chi sono e dove vivo?
Tu, cittadino attento a non disperderti fra la nebbia delle cose indesiderate,
ti sei mai chiesto come mai vivo… così, appena visibile fra gli invisibili?
Un tempo ero una persona definita normale, una donna che accudiva la famiglia, un rispettabile artista, un ottimo artigiano, un poeta, uno scrittore.
E anche falegname, operaio, venditore di sogni e di segni.
Magari non ti interessa, so che sei alle prese con le tue preoccupazioni e con il tuo domani, ma se appena mi vedi e mi guardi, qualcosa pure mi dovrai chiedere.
Ho trovato accoglienza e un posto letto. Il mio nome è barbone con la b minuscola. Con me i miei simili, la mia faccia, i miei occhi, sono anche i loro.
Osserva la mia mano, è quasi uguale alla tua ma la povertà, il dolore, le vicissitudini della vita hanno fatto della mia mano ,una mano disuguale, un calice.
E allora talvolta bevo, ricordo, dimentico, mi rallegro e mi rattristo.
Faccio come piace a te rispettabile cittadino di una città fatta di tante città, una dentro l’altra come scatole cinesi, senza porte né finestre, in attesa di qualcuno o qualcosa che ci dica che esistiamo davvero.
Andreina Corso
[22/01/2015]
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