Voce del Verbo
Perdere
Seconda coniugazione Modo infinito
Perdere la faccia, perdere la pazienza e poi ancora perdere la casa e la clemenza.
Perdere per ritrovare, perdere per dimenticare.
Perdere le chiavi di casa, la bussola e la misura.
Perdere + si, ecco che le parole finiscono così.
Perder-si nel tramonto, nell’oblio e nel firmamento, perdersi per strada e perdere l’indirizzo.
Se ci si perde, poi ci si ritrova, beato si, che supera ogni prova.
Un si quasi fisso, sedia a dondolo dei Verbi riflessivi, in quanto riflettono e (si) collocano in uscita. Abbiamo così pensar-si, trovar-si, riconciliar-si…
Se quel si vuol dire noi e affermativo non è, perché l’accento non c’è, fa il miracolo della trasformazione. Non è più neutro un verbo con quel si che lo ha addomesticato, rinato dall’infinito in are ere e ire, non proprio semplice da digerire.
Eppure per gioco e un po’ per davvero le parole ci interrogano per intero.
Spingono forte sul nostro pensiero e tanta è la fatica che ci si addormenta per davvero.
Andreina Corso
19/03/2015
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