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Vietata visita a parenti e amici. Cos’è cambiato con la zona rossa a Venezia e in Veneto

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Vietata visita a parenti e amici. Cos’è cambiato con la zona rossa a Venezia e in Veneto.
I dati dei contagi dell’emergenza coronavirus continuano a salire, come spiegato oggi durante il consueto punto stampa dal presidente Luca Zaia.
La regione Veneto è passata in zona rossa da lunedì 15 marzo 2021, come altre regioni d’Italia. Sono quindi cambiate le regole da seguire, con maggiori restrizioni rispetto alla zona gialla e arancione e molti sono i dubbi che si stanno sollevando in queste ore. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su quello che si può e non si può fare.
Secondo quanto previsto dall’ultimo Dpcm del Governo di Mario Draghi tutte le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse, sono vietati gli spostamenti (se non per esigenze di lavoro o salute). Sono chiusi bar e ristoranti, tutti gli esercizi pubblici se non per la vendita per asporto.
Gli spostamenti sono consentiti “solo per validi motivi” dalle 5 alle 22, e sempre con autocertificazione.
E’ vietato anche andare in visita da amici e parenti e sono chiusi parrucchieri e barbieri, centri estetici e servizi alla persona in genere.
Per quale motivo ci si può muovere?
In area rossa sono consentiti spostamenti solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità, anche verso un’altra Regione. E’ inoltre sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, così come quello in seconde case ubicate dentro o fuori il territorio regionale.
Non è però consentito fare visita ad amici e parenti, a meno che non si tratti di persone non autosufficienti. Se si deve prestare assistenza a persone disabili è consentito recarsi anche fuori Regione ma solo se strettamente necessario.
Dunque, cosa si può fare e per quale motivo ci si può muovere?

Posso uscire, posso andare a trovare mio figlio, posso spostarmi di comune? Sono tra i dubbi più frequenti ed ecco le risposte secondo schema faq (Frequently Asked Questions) in stile “domanda-risposta”.
Posso uscire di casa in zona rossa?
Si, è possibile, con le limitazioni che si possono leggere sotto.
Il concetto è che ci si deve muovere solo in caso di comprovata necessità.
La norma infatti dice che è vietato spostarsi anche all’interno del proprio comune con le sole deroghe per: “Comprovati motivi di lavoro, salute e necessità”.
Posso uscire per fare la spesa?
Questo è possibile, sempre restando nel ragionevole raggio delle vicinanze di casa. Affrontare un viaggio per andare a “comprare la carne dove è più buona” è una violazione della norma soprattutto perché ho diversi altri macellai che incontro strada facendo.
Posso andare a trovare altre persone?
No, la visita di piacere o di cortesia non è contemplata come “necessità”.
Se però c’è una persona che non è autosufficiente, o qualcuno ha bisogno di aiuto o di assistenza allora è consentito.
Sono poi consentiti gli spostamenti da comuni che hanno fino a 5.000 abitanti, in un raggio di 30 km. , ma non per raggiungere i capoluoghi di provincia.
Devo avere l’autocertificazione per uscire in zona rossa?
La risposta è “sì”.
Non è possibile muoversi neanche all’interno della propria città di residenza senza poter dimostrare che la motivazione dello spostamento è una di quelle consentite.
“Io non ho l’autocertificazione…”
In questo caso l’autocertificazione può essere compilata alla presenza della forza di polizia che sta effettuando il controllo che ha i moduli in dotazione.
Bar e ristoranti sono aperti in zona rossa?
Bar e ristoranti sono di norma chiusi in zona rossa. Dalle ore 5 alle ore 22 questi esercizi possono però produrre cibi da asporto con delle distinzioni.
(Attenzione: è stato recentemente confermato che “da asporto” significa: ‘da consumare al proprio domicilio’ , non nelle immediate vicinanze del locale.
Ristoranti: possibile attività di asporto dalla 5 alle 22, inoltre possibile la consegna a domicilio senza limitazioni di orario;
Bar: possibile attività di asporto fino alle 18, inoltre i locali con cucina posso fare consegne a domicilio senza limitazione di orari.
Supermercati aperti in zona rossa? Quali negozi sono aperti?
In zona rossa devono restare chiuse tutte le attività commerciali non essenziali, questo è il concetto.
Supermercati (e tutte le attività che vendono generi alimentari) sono ‘essenziali’, quindi aperte.
Farmacie e parafarmacie sono ‘essenziali, così come tabaccai e edicole.
Negli elenchi più recenti di esercizi ‘essenziali’, inoltre, trovano spazio anche altre attività come, ad esempio, l’abbigliamento per bambini e le cartolerie. Si consiglia di verificare nell’elenco ufficiale aggiornato il settore merceologico di interesse.
Posso fare jogging in zona rossa? Si può fare attività fisica?
E’ possibile fare attività fisica individuale. Si può fare anche la corsetta ma sempre nelle vicinanze della propria abitazione. Indispensabile avere con sé la mascherina e rispettare le distanze.
Medesime attività con medesime limitazioni sono possibili anche in un parco pubblico.
Restano chiuse invece le palestre, le piscine, i circoli sportivi.
Scuole chiuse in zone rosse?
Tutte le scuole, di ogni ordine e grado, sono chiuse. Chiusi anche asili e università.
Bambini e ragazzi a casa con didattica a distanza (dad).
In questo campo sono permesse solo due eccezioni: le attività scolastiche che hanno bisogno di laboratorio e davanti a necessità per studenti con disabilità o che necessitano di protocolli educativi speciali.
Quali attività restano aperte in zona rossa?
Oltre alle attività commerciali di servizi essenziali come i negozi di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, fornai, edicole, distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, commercio al dettaglio
di materiale per ottica, attività di trasporto connesse al rifornimento dei beni essenziali. Inoltre restano aperti i rivenditori di mangimi per animali, produzione agricola e allevamento, lavanderie e pulisecco, servizi di rifornimento dei distributori automatici di sigarette, servizi di rifornimento delle banconote agli sportelli dei bancomat e postamat.

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